Covid in vacanza, come trasformare le ferie in malattia

Cosa accade se si prende il Covid in vacanza? Tutte le regole per trasformare le ferie estive in malattia dal lavoro.

Cosa fare se si prende il covid in vacanza durante le ferie (foto Adobestok)
Cosa fare se si prende il covid in vacanza durante le ferie (foto Adobestok)

Parliamo di un evento che per questa estate non è improbabile. Purtroppo la variante Delta sta prendendo sempre più piede in Italia e nel resto d’Europa. Dopo mesi di chiusura e lavoro in casa sono in tanti ad aver prenotato l’agognata vacanza sia sul territorio del nostro paese che all’estero. Le località turistiche sono già piene e non è facile evitare gli assembramenti.

Anche vivendo principalmente all’aperto purtroppo il contagio non è escluso, inoltre al mare risulta molto difficile poter utilizzare la mascherina in ogni momento. Questo implica, pur con una doppia vaccinazione effettuata ed a pieno regime, una minima possibilità di contrarre il virus. In questo caso come si deve comportare il lavoratore?

Covid in vacanza, cosa deve fare il lavoratore

Cosa fare se si prende il covid in vacanza durante le ferie (foto Adobestok)
Cosa fare se si prende il covid in vacanza durante le ferie (foto Adobestok)

Nel caso di una lavoratore dipendente esiste la possibilità di sfruttare l’indennità di malattia che però deve essere attivata subito. Questo significa che c’è la possibilità di sospendere le ferie, così da non perdere le giornata in cui dovremo rimanere fermi per debellare il virus, così da poter utilizzare il periodo di riposo in un momento successivo. Dal punto di vista normativo non c’è differenza tra una malattia sintomatica o asintomatica: basta la conferma di un tampone positivo, in quanto il Coronavirus è sempre riconosciuto come una malattia.

La trafila burocratica è uguale a quella in cui ci si assenta dal lavoro per malattia: si dovrà avvertire il medico curante e il datore di lavoro. Il primo dovrà stilare il certificato di malattia che farà partire l’iter previdenziale. Questo copre anche l’eventuale quarantena, fino a che un ulteriore tampone non certifichi la scomparsa del Covid.

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E’ possibile effettuare il primo tampone di controllo dopo 10 giorni, dopo di che va fatto un molecolare: non basta il tampone rapido. Questo vale per gli asintomatici, mentre per i leggermente sintomatici si dovrà attendere tre giorni dopo la scomparsa degli effetti.

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Nei casi più sfortunati, quando il Covid diventa una malattia grave, una volta debellato il virus è obbligatoria la visita medica, sempre preceduta da un molecolare. A questo punto, una volta ricevuta la certificazione di negativizzazione, sarà possibile rientrare al lavoro. Se invece, durante la vacanza, si entra in contatto con un positivo, si dovrà seguire una quarantena di 10 giorni seguita da un tampone, molecolare o antigenico.

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