Cosa ti succede in vecchiaia se non ha versato abbastanza contributi per avere diritto alla pensione

La pensione senza contributi non esiste, ma l’Inps eroga prestazioni assistenziali a chi non ha mai lavorato se vengono rispettati alcuni requisiti.riforma pensionistica

Come si può andare in pensione senza contributi? Esistono alcune prestazioni di assistenza che consentono di prendere mensilmente dei soldi anche se non si è mai lavorato. Per chi a 67 anni ma non ha maturato i contributi necessari può andare in pensione non ha diritto a un trattamento previdenziale e lo stesso  vale per chi ha sempre lavorato in nero, ma esistono dei trattamenti che l’INPS concede alle persone anziane che non hanno abbastanza contributi. Si tratta di servizi assistenziali, come l’assegno sociale che viene riconosciuto a chi ha almeno 67 anni di età in difficoltà economica.

Per ogni pensione servono almeno 5 anni di contributi, ma servono almeno 71 anni. Invece per la pensione di vecchiaia ordinaria servono almeno 20 anni di contributi e 67 anni di età. Poi c’è la pensione anticipata, ma servono 41 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.

Assegno sociale Inps per chi non ha maturato contributiaumento pensione di invalidità

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Senza i requisiti per andare in pensione e senza rendita si può dunque fare richiesta per l’assegno sociale INPS, ma servono almeno 67 anni. Questo però non è sufficiente perché, essendo un trattamento assistenziale, viene concesso solo a chi è al di sotto di una soglia di reddito, ricalcolata ogni anno.

Per il 2020 il limite di reddito per richiedere l’assegno sociale è di 5.977,79 euro per le persone sole, 11.955,58 per i coniugati. Anche l’importo viene calcolato ogni anno e quest’anno è di 459,83 euro, riconosciuti per tredici mensilità. È bene precisare che per richiedere l’assegno sociale è necessario essere residenti in Italia (residenza effettiva e dimora abituale).

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Poi ci sono dei trattamenti assistenziali per le persone con un’invalidità riconosciuta che sono disoccupate, hanno un’invalidità pari almeno al 74% e rispettato i limiti di reddito previsti. Ci si riferisce alla pensione di invalidità assistenziale e non alla pensione di inabilità previdenziale, per la quale è necessario avere maturato un numero minimo di anni di contributi.

 

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