Reddito di Cittadinanza, come recuperare i soldi dati a chi non ne aveva diritto

Come si fa a rientrare in possesso del denaro intascato da un soggetto che risulta nullatenente con un reddito di cittadinanza?

Il reddito di cittadinanza continua ad essere argomento di discussione a Palazzo Chigi, tra chi ne richiede la cancellazione e chi sostiene funzioni. Ma i dati parlando chiaro: il Rdc si è trasformato pian piano in un nuovo meccanismo di truffa, portando alla luce dei casi veramente incredibili. Nel casertano, tra maggio e ottobre 2021, sono state verificate le posizioni di 1.459 nuclei familiari e di 2.992 soggetti. Sono state riscontrate 424 irregolarità a fronte di un milione e 855mila euro erogati in quelle aree. Non va meglio all’estero. Il numero dei cittadini europei che riceve assegni sociali nel Regno Unito è raddoppiato durante la pandemia con il rischio che, molti di coloro che percepiscono il sussidio, sono tornati nel proprio Paese di origine. La maggior parte degli europei a Londra lavora e lavorava, anche nel periodo Covid, nel settore dell’ospitalità ma, secondo i dati dell’Ufficio per le statistiche nazionale (Ons), riporta Il Giornale, almeno 100mila di loro hanno lasciato l’isola per tornare in Europa.

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Ci sono, in sostanza, 6,2 milioni i cittadini Ue che hanno accesso a benefit, crediti d’imposta, sussidi durante la pandemia. Soldi che possono essere reclamati da coloro che sono tornati a casa in un altro Paese, il che potrebbe non essere equo o sostenibile a lungo termine. In Italia, dove si è conclusa una maxi operazione dei carabinieri nelle regioni di Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata. Come riporta Il Fatto Quotidiano, tra l’1 maggio e il 17 ottobre il comando interregionale Ogaden, in collaborazione con il comando Tutela del Lavoro, ha controllato i requisiti di 87.198 persone appartenenti a 38.450 famiglie beneficiarie nelle cinque regioni. Le irregolarità riscontrate sono 4.839, per un valore di 20 milioni di euro. Sono state denunciate 3.584 persone mentre le truffe sono state di vario tipo. La maggiore percentuale di irregolarità si è registrata in Campania.

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Come recuperare i soldi?

Come si fa a rientrare in possesso del denaro intascato da un soggetto che risulta nullatenente e che non ha beni da aggredire coi sequestri? A Fanpage.it, lo ha spiegato il tenente colonnello Donato D’Amato, comandante del Gruppo Carabinieri di Aversa, a margine della conferenza stampa di presentazione delle operazioni. “In accordo con l’autorità giudiziaria, procediamo coi sequestri preventivi di beni mobili e immobili fino al valore del denaro illecitamente percepito. Il sequestro preventivo viene eseguito per evitare che durante l’iter i beni vengano alienati. Lo abbiamo già fatto in numerosi casi, per assicurare la confisca che arriverà successivamente e che consentirà materialmente il recupero delle somme”, ha spiegato.

Ha poi aggiunto che “il sequestro preventivo riguarda anche quei beni non intestati alla persona ma che dimostriamo essere nelle sue disponibilità. Il meccanismo di recupero parte subito dopo l’accertamento della responsabilità penale. Per le posizioni scoperte a maggio i sequestri preventivi sono già partiti, nell’agro aversano abbiamo sequestrato complessivamente oltre 300mila euro; i controlli sul reddito di cittadinanza, mirati, proseguiranno nelle prossime settimane anche nelle altre zone”.

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