Addebiti in bolletta non dovuti, come puoi difenderti

Il problema degli addebiti dei servizi non richiesti è un problema di quasi tutti i consumatori. Chiunque abbia un telefono potrebbe avere dei problemi in tal senso e finalmente si può fare qualcosa al riguardo.

All’interno del grande calderone degli addebiti telefonici per i servizi non richiesti, uno che ancora non era stato intercettato dalle misure nazionali era l’addebito in bolletta di elenchi telefonici. Nonostante ormai da tempo gli elenchi telefonici cartacei non vengano più stampati, ormai soppiantati dell’online, sono molti gli operatori telefonici che continuano ad addebitare in bolletta il costo dell’elenco telefonico. In molti casi tale elenco non viene neanche consegnato e molti consumatori hanno denunciato questo comportamento all’Unione Nazionale dei Consumatori. A sua volta, l’associazione ha posto la questione al Garante della Concorrenza e del Libero Mercato.

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Il costo dell’elenco telefonico addebitato non è alto, si parla di un’aggiunta di 4 euro all’anno, ma gli utenti non sono comunque disposti a pagare per un servizio inutile e, nella maggior parte dei casi, che non viene neanche fornito. L’Unione Nazionale dei Consumatori ha quindi chiesto al garante come poter impedire questi addebiti e come poter, di conseguenza permettere ai consumatori di ricevere dei rimborsi per gli addebiti già avvenuti una volta compresa la situazione. In primis occorre accorgersi che si sta pagando questo addebito. Il controllo più essere fatto leggendo direttamente la bolletta e controllando se tra le voci di spesa sia scritta anche la voce “Corrispettivo annuo consegna elenchi telefonici”. Nel caso in cui l’addebito non ci sia non si deve fare altro che inviare la disdetta al proprio operatore telefonico, preferibilmente in forma scritta che potrà poi essere usata come prova.

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Per altri servizi non richiesti servirà esporre reclamo, anche in questo caso in forma scritta, mediante raccomandata A/R, fax al numero del servizio clienti, oppure avvalendosi del sito del proprio operatore telefonico o della pagina social dell’azienda. Tramite uno di questi metodi si dovrà richiedere l’immediata disattivazione del servizio e lo storno delle somme fatturate in modo indebito, nonché il rimborso di quanto già pagato.

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