Pensioni INPS, quando 18 anni di contributi possono essere decisivi

Ci sono casi in cui aver maturato 18 anni di contributi può essere davvero decisivo e rendere l’assegno pensionistico più ricco. Ecco quali 

A partire da quest’anno, con Quota 102, possono lasciare il mondo del lavoro coloro che hanno il requisito anagrafico pari a 64 anni e hanno raggiunto un’anzianità contributiva non inferiore a 38 anni. I beneficiari della misura Quota 102, quest’anno, saranno circa 16.800 persone mentre quota 104, che dovrebbe entrare in vigore il prossimo anno, dovrebbe garantire 23.500 pensionamenti anticipati. Proprio a partire da quest’anno, l’Inps ha messo a disposizione dei cittadini un servizio per poter controllare in anticipo le date della loro pensione.

Come si legge sul sito dell’Istituto nazionale di previdenza sociale, “il servizio permette di consultare il cedolino della pensione, verificare l’importo dei trattamenti liquidati dall’INPS ogni mese, conoscere le ragioni per cui tale importo può variare, accedere ad altri servizi di consultazione, certificazione e variazione dati”. È possibile accedere al servizio anche da dispositivi mobile, quindi da smartphone e tablet, avendo a disposizione le credenziali Spid, Cie o Cns.

I sistemi di calcolo

Ma come si calcola l’assegno pensionistico? I sistemi di calcolo sono sostanzialmente due: retributivo e contributivo. Il primo sistema, quello legato alla retribuzione, è il più conveniente ma anche il più costoso per le casse dello Stato. Per questo, oggi in Italia ciò che vale per l’ottenimento della pensione è il conteggio dei contributi effettivamente versati. Fa eccezione chi al 31 dicembre 1995 ha maturato almeno 18 anni di contributi. Infatti, in questo caso, c’è possibilità di un arrotondamento e del riconoscimento del calcolo retributivo sulle annualità dei contributi previdenziali obbligatori versati. Come informa Il Giornale, proprio negli ultimi anni la Corte dei Conti ha emesso delle sentenze che hanno dato via libera agli arrotondamenti, per frazioni di mesi o di anni, per raggiungere la soglia di 18 anni di contributi versati alla data del 31 dicembre 1995

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