Bonus contributi, la svolta per andare in pensione dignitosamente 

Arriva la svolta per chi desidera andare in pensione dignitosamente. Ecco quali sono i bonus e cosa bisogna fare per accedervi

pensione.giovani_missionerisparmio.it_28.01.2022

L’iter parlamentare per la riforma delle pensioni è tutt’ora in corso e, con l’avvicinarsi dell’incontro previsto per il 7 febbraio, sembra si sia quasi arrivati ad una quadra. La situazione politica attuale, dunque, non ha affatto rallentato la discussione sulla riforma, che prosegue spedita.

L’economia del nostro Paese, seppur in leggera crescita, non permette a chi si affaccia al mondo del lavoro di avere certezze a lungo termine. Tuttavia, è prevista una svolta per andare in pensione dignitosamente e arricchire l’assegno pensionistico. Ecco come.

Ecco la svolta per andare in pensione dignitosamente

Le categorie di giovani lavoratori, o di chi sta cercando di entrare per la prima volta nel mondo del lavoro, sono state particolarmente colpite dalla pandemia. I giovani, infatti, hanno subito più di tutto l’impatto economico causato dalla situazione emergenziale ed è per questo che si è pensato di intervenire.

Le organizzazioni sindacali, che si stanno confrontando in maniera serrata proprio in questi giorni, hanno fissato come punto focale del dibattito, la situazione dei giovani che hanno a che fare con il mondo del lavoro attraverso lavori precari e discontinui.

Proprio per questo, si è cercato di intervenire che possa permettere di tutelare i giovani. Una vera e propria svolta per andare in pensione dignitosamente. La proposta è quella di prevedere dei bonus di contributi che potranno essere conteggiati nel momento della conclusione della carriera lavorativa.

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Questa soluzione, permetterebbe agli attuali giovani lavoratori di ritrovarsi a fine carriera con delle opportunità maggiori. In questo modo, infatti, questi contribuenti andrebbero in pensione con un assegno pensionistico più che dignitoso.

Attualmente, infatti, il sistema di calcolo è molto complesso e potrebbe portare i giovani lavoratori ad avere assegni pensionistici irrisori. Inoltre, in casi specifici, ci sarebbe il rischio di andare in pensione solo a 70 anni di età.

Tuttavia, sembra esserci un cauto ottimismo da parte delle organizzazioni sindacali che stanno seguendo l’iter parlamentare. Secondo quanto riportato da Il Giornale, la Cgil, storico sindacato italiano, ha parlato di una discussione che procede in maniera “spedita”.

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