Contributi volontari per arrivare alla pensione, quando conviene davvero

I contributi volontari sono uno strumento attivabile da lavoratori che hanno interrotto o cessato l’attività lavorativa per raggiungere i requisiti per la pensione. Ecco come attivarli.

Ci possono essere dei casi in cui una persona interrompe o smette di lavorare prima del tempo, ma non ha ancora raggiunto i requisiti per la pensione. In questo caso può attivare i contributi volontari, ovvero dei contributi non automatici che permettono di raggiungere i requisiti per la pensione pur non lavorando. Possono anche essere un modo per incrementare i contributi per i lavoratori part-time. Per farlo però ci sono delle procedure da seguire e non è tutto automatico. Innanzi tutti ci sono dei requisiti per poter attivare i contributi automatici:

  • Avere almento 5 anni di contributi alle spalle, oppure 3 anni negli ultimi 5;
  • Presentare domanda all’INPS attraverso il servizio online dedicato, tramite intermediario o contact center.

I contributi volontari devono essere versati trimestralmente, nel trimestre successivo a quello di riferimento. Lo strumento dei contributi volontari sono utilizzabili da tutti i lavoratori, anche quelli iscritti alla Gestione Separata. I versamenti possono essere fatti:

  • Tramite MAV inviato all’INPS per posta oppure generato dall’utente;
  • Online, tramite la modalità di pagamento pagoPA, che permette di versare i contributi utilizzando la carta di credito, debito, prepagata o tramite addebito in conto;
  • Con avviso di pagamento pagoPA, che permette di versare i contributi presso qualsiasi Prestatore di Servizi di Pagamento (PSP) aderente al circuito pagoPA;
  • Presso le tabaccherie che espongono il logo “Servizi INPS”, aderenti al circuito Reti Amiche tramite Lottomatica.

L’ammontare del contributo automatico si ottiene applicando alla retribuzione di riferimento (quelle delle ultime 52 settimane lavorative) l’aliquota contributiva pari al 27,86% per gli ex dipendenti autorizzati sino al 31 dicembre 1995 e al 33% per le autorizzazione a partire dal 1 gennaio 1996. L’INPS precisa che per quanto riguarda l’anno 2019, in particolare per i lavoratori dipendenti, gli assicurati dovranno pagare 2.973 euro se autorizzati entro il 1995, e 3.521 se autorizzati successivamente. Per chi è in Gestione Separata, l’importo minimo per i contributi volontari sarà di 3.969,60 euro su base annua e 330,80 su base mensile per quanto concerne i professionisti e 5.239,80 euro su base annua e 436,65 su base mensile per quanto riguarda tutti gli altri iscritti.

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