Pensioni, trattamento minimo: arrivano i 523 euro promessi

Nel 2022 la rivalutazione delle pensioni ha portato a una serie di aumenti. Tutte le pensioni saranno più alte del 1,7% a partire dal mese di marzo, dopo i problemi con le prime due mensilità dell’anno nuovo.

La rivalutazione del 2022 farà si che tutte le pensioni, comprese le pensioni minime e pensioni sociali, vengano aumentate d’importo facendo felici molti pensionati italiani. Gli aumenti, purtroppo, non saranno particolarmente elevati, anzi, i calcoli portano a pensare che i valori si stabilizzeranno tra i 13 e i 38 euro di aumento, a seconda di che tipo di pensione stiamo parlando, con una sola eccezione. Tale eccezione è rappresentata dalle pensioni d’oro, ovvero quelle che hanno un importo lordo annuale di 100.000 euro o più, da cui nel 2021 sarà tolto il contributo di solidarietà, che stabiliva su quelle pensioni una diminuzione del 40% dell’importo che verrà ripristinato.

Per tutte le altre pensioni gli aumeni saranno molto più moderati, come detto, tra i 13 euro (per le pensioni intorno ai 1.000 euro lordi al mese) a 38 euro (per le pensioni da 4.000 euro lordi al mese). Andando nello specifico è possibile fare alcuni esempi di quanto le pensioni saranno rivalutate in positivo durante il 2022:

  • Le penisoni di 2.026 euro lordi mensili vedranno un aumeno di 34 euro a partire da gennaio 2022;
  • Le pensioni mensili con importi lordi compresi tra 2.026 euro e 2.577 euro avranno invece una rivalutazione effettiva pari al 15%;
  • Le pensioni mensili con importo superiore a 2.578 euro lordi avranno una rivalutazione pari al 1,275%;

Per quanto riguarda le pensioni minime, invece, gli aumenti saranno i seguenti:

  • Il trattamento minimo di pensione passa da 515,58 euro a 524,34 euro lordi al mese;
  • L’assegno sociale passa da 460,28 euro a 468,10 euro lordi al mese.

L’aumento sarà disponibile a partire da marzo. Questo perché il ricalcolo è stato fatto due volte, la prima delle quali in maniera sbagliata, cosa che ha compromesso gli aumenti di gennaio e febbraio. Andando a guardare attentamente le pensioni, possiamo notare che le pensioni di gennaio e febbraio 2022 sono più alte di quelle del 2021, ma solo del 1,6% anziché 1,7% come annunciato. Questo fatto è dovuto a un errore di comunicazione tra il Ministero del lavoro e l’INPS. Un errore di comunicazione che ha portato l’ente previdenziale a ricalcolare una prima volta le somme in maniera errata, e quando l’errore è stato chiarito era troppo tardi. Le pensione di gennaio e febbraio 2021 sono quindi state un poco più basse di quanto peventivato, ma con la risoluzione del problema, a marzo si tornerà ai ricalcoli corretti.

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