Avere un conto corrente costa sempre di più. Una ricerca ha dimostrato come le spese del bancomat aumentino il costo di un conto corrente di molto rispetto agli anni passati.
I problemi delle banche con gli sportelli bancomat continuano a far aumentare le spese per i consumatori. Secondo uno studio dell’associazione Altroconsumo, la spesa per i conti correnti a febbraio aumenteranno entro una forbice compresa tra il 7% e il 14% a causa dei costi del possesso del Bancomat. Lo studio, condotto su tre parametri distinti: giovani, famiglie e pensionati, mostra come i costi del canone per il mantenimento del bancomat siano aumentati di molto nei primi mesi del 2022. L’Indicatore dei costi complessivi (Icc) nei conti correnti online è aumentato di circa il 13%, arrivano a 78 euro per i pensionati con operatività media (189 operazioni alll’anno); del 12%, arrivando a un totale di 87 euro per le famiglie con operatività media (228 operazioni all’anno).
Va un po’ meglio per quanto riguarda i giovani. Lle molte agevolazioni per i giovani che aprono un conto corrente permettono di non accusare scossoni eccessivamente forti sui costi di mantenimento. Tali agevolazioni sono spesso molto convenienti e permettono un accesso facile al conto corrente e al servizio Bancomat. Stessa cosa non si può dire per i conti correnti per le famiglie e per i pensionati, che subiscono i rincari più importanti. A fronte di questi aumenti, ai consumatori serve una guida per capire quali siano i conti correnti migliori per risparmiare.
Per questo motivo Altroconsumo ha provveduto a scandagliare a fondo le offerte degli istituti di credito in merito ai loro conti correnti, per stilare una classifica dei migliori e più convenienti per i consumatori. Tra gli isitituti bancari per offerta di conto corrente, in testa alla classifica si piazza Che Banca!, riconosciuta come la migliore scelta per le famiglie. Una famiglia di operatività media, quindi che compie 228 operazioni all’anno, il conto corrente di Che Banca! è il più conveniente. Stessa cosa anche per i pensionati di operatività media. Che Banca! si conferma la migliore scelta anche per quei pensionati che non eseguono più di 189 operazioni all’anno.
