Cartelle esattoriali, più tempo per i debitori

Tra gli emendamenti legati al decreto Milleproroghe il Governo ha aggiunto anche qualcosa in merito alle cartelle esattoriali. Viste le problematiche della Pace Fiscale sarà permessa un’ulteriore dilazione del pagamento dei debiti con lo Stato.

I pagamenti delle cartelle esattoriali hanno subito una forte battuta d’arresto in seguito allo scoppio della pandemia di Covid-19. Il Governo Conte aveva allora congelato i pagamenti per permettere alle persone di affrontare con meno pressione la pandemia, ma questo ha portato a una serie di eventi a catena che si fanno sentire ancora oggi. Le proroghe per recuperare le rate dei pagamenti arretrati per il 2019 e il 2020 sono state molte, ma ancora ci sono contributenti in difficoltà che non possono pagare le cartelle esattoriali arretrate.

Il problema diventa particolarmente importante se si conta che il congelamento dei pagamenti vale anche per quei contribuenti a cui, alla data di marzo 2020, erano già scadute le cartelle di pagamento. Il pagamento era stato dilazionato fino al 31 dicembre 2021, ma ci sono ancora degli arretrati a inizio 2022. Una nuova dilazione è stata inserita come emendamento al decreto Milleproroghe, passato alla Camera con il voto di fiducia, permettendo così a chi ancora non ha pagato altro tempo per potersi mettere in pari con le rate arretrate. La nuova domanda per la dilazione dei pagamenti potrà essere inviata entro il 30 aprile 2022. A cambiare sono le condizioni del pagamento, non così favorevoli come le precedenti. Non sarà prevista alcuna decadenza lunga, che prevede la perdita del beneficio dopo il mancato pagamento di 10 rate. La decadenza, stavolta, arriverà con solo 5 rate di pagamento mancate.

Viene dato più tempo anche per il pagamento dei prestiti fino a 30.000 euro alle piccole imprese, esercenti e professionisti. Nel decreto Milleproroghe si parla di rimborsi che partiranno nel 2022: sarà possibile prorogare il termine di 6 mesi, su richiesta del beneficiario del finanziamento e previo accordo tra le parti. Il vice-ministro dell’Economia Laura Castelli si dice soddisfatta dell’emendamento, che permetterà alle molte famiglie e aziende ancora in difficoltà di respirare e poter ammorbidire il peso della pressione fiscale sulle loro teste.

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