Assegno unico INPS, attenzione all’IBAN

Con l’inizio delle erogazioni dell’Assegno Unico, iniziato a marzo, ecco le informazioni dell’INPS in merito.

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(ANSA/CLAUDIO PERI/ROMA)

Dal 1° marzo, tanti dei sussidi esistenti per le famigli con figli a carico sono stati inglobati nell’Assegno Unico, per il quale oggi sono iniziati i primi accrediti. Quindi è ufficiale: a partire da questo mese non ci sarà più l’assegno familiare con le sue dinamiche di assegnazione.

Infatti, l’assegno unico universale arriva al genitore richiedente senza passare dai datori di lavoro. Le famiglie chiedono direttamente di poter beneficiare dell’assegno all’ente che lo eroga, ossia all’Inps. Ecco perché l’INPS puntualizza i passaggi corretti da fare per compilare in modo valido la domanda.

In particolare, l’INPS ha specificato quali sono gli IBAN sui quali il sussidio potrà essere erogato. “Si precisa che, l’IBAN che si comunica, deve essere un servizio di pagamento operante in uno dei Paesi dell’area SEPA (conto corrente bancario/postale, carta di credito o di debito, libretto di risparmio).

Inoltre, per il corretto addebito dell’Assegno Unico, l’IBAN, deve risultare intestato o cointestato al beneficiario della prestazione, fatta salva
l’ipotesi di domanda presentata dal tutore di genitore incapace: in tal caso
l’IBAN può essere intestato o cointestato al tutore, oltre che al genitore
medesimo”.

Assegno Unico, cosa succede con Iban non valido

Se si vuole evitare errori, la cosa migliore da fare è affidarsi a un patronato che si occuperà di inoltrare correttamente la domanda per l’Assegno Unico universale. Va ricordato che, tuttavia, qualora si dovesse errare nella presentazione dell’Iban o della domanda in generale, i soldi non andranno persi.

L’accredito si potrà recuperare successivamente una volta modificata la domanda e inoltrata in maniera corretta. In tal caso, se ad esempio la domanda sarà inoltrata correttamente soltanto a marzo, ad aprile si riceverà l’assegno sia di marzo che di aprile.

L’assegno unico permetterà alle famiglie più numerose di andare a migliorare la propria situazione economica. Infatti, da una analisi del Ministero per lo Sviluppo economico è emerso che le famiglie numerose saranno maggiormente sostenute.

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(Ansa/Matteo Corner/Milano)

Inoltre, anche i nuclei familiari con redditi più bassi risulteranno avvantaggiati dalla riforma che prevede la nuova misura di sostegno.

Infine, le famiglie maggiormente sostenute con l’assegno unico saranno principalmente al Sud e questo aiuta a combattere il divario tra le due aree del Paese.

La scelta non è stata chiaramente orientata ma è un automatico effetto della nuova misura. Le famiglie più numerose e a redditi più bassi si trovano più al Sud che al Nord dell’Italia.

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