Canone Rai: puoi pagare 45 euro invece che 90 euro. Ecco come si può fare. Previste dall’ordinamento anche esenzioni totali o parziali.
Il canone di abbonamento alla televisione deve essere pagato da chiunque abbia un apparecchio televisivo. Il pagamento avviene con un addebito in bolletta elettrica. Si paga una sola volta all’anno, in genere, l’importo è di 90 euro. Non tutti devono pagarlo. Il nostro ordinamento prevede delle categorie con esenzione totale o parziale. Entriamo nel vivo della questione.
Il pagamento del canone Rai in bolletta è stato introdotto da Matteo Renzi, nel lontano 2016 (articolo 1, commi da 152 a 159, legge n.208 del 2015). Motivo della manovra? Contrastare l’evasione fiscale. All’epoca i controlli erano blandi e molte persone evitavano di pagare il canone. Con il pagamento in bolletta le cose sono cambiate e il fenomeno si è iniziato a fermare. In più si è registrata una diminuzione del 20% del pagamento che da 113 euro è sceso a 90 euro. Comunque, sempre più persone sono costrette a pagarlo, ma le cose non stanno così per tutti. Vediamo perchè.
Canone Rai: non tutti sono costretti a pagarlo
Come anticipato in apertura all’articolo, alcune categorie sono esenti dal pagamento o ne pagano solo una piccola parte. Sono esonerati dal pagamento della tassa i cittadini cui è intestata l’utenza elettrica residenziale, senza il possesso della la tv. Per essere esonerati tutto l’anno bisogna presentare il modello della DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) entro il 31 gennaio (di ogni anno).
La seconda possibilità è un’esenzione parziale. Il modello della dichiarazione, in questo caso, va presentato tra il 1 febbraio e il 30 giugno dell’anno. Si sarà esonerati, quindi, a partire dal secondo semestre pagando solo una parte del tutto, 45 euro invece che 90 euro.
Ovviamente, per evitare che i cittadini si ritrovino la tassa del canone sulla bolletta elettrica, devono ricordarsi di presentare l’istanza annualmente.
