Reddito di Cittadinanza, alcune rate saranno più basse. Cosa sta succedendo

Reddito di Cittadinanza: cattive notizie per alcuni percettori. Contributi più bassi anche a parità di reddito, spiegato il motivo.

Il Reddito di Cittadinanza, come il tema pensioni, è molto caro agli italiani. In breve, si tratta di una misura politica attiva del lavoro, che cerca anche di contrastare il problema della povertà, attraverso un sussidio. Un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari che viene associato ad un percorso di reinserimento nel mondo lavorativo. Il sussidio si struttura in due parti e si basa sulle informazioni legate al modello di domanda e all’ISEE.

Reddito di Cittadinanza, rate più basse. Quota B non riconosciuta
Reddito di Cittadinanza, rate più basse. Quota B non riconosciuta (ilfattoquotidiano.it)

La prima parte è la quota (A)” e la seconda è la quota (B). La quota A costituisce un’integrazione del reddito familiare. La quota B costituisce un contributo per il mutuo o l’affitto. Grazie a quest’ultima i percettori possono possono emettere bonifici per pagare la rata del mutuo all’intermediario che lo ha concesso o la rata dell’affitto al locatore (indicato nel contratto di locazione). La quota B, rappresenta un tasto dolente. Ci sono delle cattive notizie per alcuni percettori del Reddito di Cittadinanza, facenti capo ad alcune città italiane, che potrebbero non vedersela riconosciuta. Capiamo meglio il perchè.

Reddito di Cittadinanza: quota B non riconosciuta in alcune città

Come accennato in precedenza, non tutti i percettori del Reddito di Cittadinanza staranno tranquilli. Per alcuni di loro le cose si mettono male. Potrebbero ricevere una rata più bassa del sussidio. Questo perchè, rispetto all’importo della rata, si deve tener conto dei contributi economici erogati dalle regioni o altri enti locali.

Reddito di Cittadinanza, rate più basse. Quota B non riconosciuta
Trento (lonelyplanetitalia.it)

Decadono i presupposti per il riconoscimento della quota B, quindi, se si percepiscono, già, altri bonus (ad esempio il bonus affitti istituito dalle regioni). Gli esempi lampanti dove si sono iniziati a verificare casi di questo tipo si registrano nelle città autonome di Trento e Bolzano. Questo perchè i percettori del Reddito di Cittadinanza già ricevono un contributo legato agli affitti a livello locale. A partire dal 2022, infatti, i percettori del reddito, residenti in nel territorio di una di queste due province, si stanno dimenticando della forma piena e percepiscono un sussidio in cui, appunto, manca la quota destinata al pagamento degli affitti.

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