Contanti, il Governo decide come devi spendere i tuoi soldi. Tutto cambia a giugno

Arriva la stretta per contrastare l’evasione fiscale da parte degli esercenti. Previste multe da giugno per chi non accetta pagamenti con le carte.

(Ansa/Giuseppe Lami/Roma)

Dopo le numerose polemiche e gli infiniti scontri politici riguardo la delega fiscale, arriva la scelta (annunciata e temuta da alcuni) riguardo le multe per chi non rispetta l’obbligo della presenza del Pos nelle attività commerciali.

Nonostante fosse previsto per l’inizio del 2023, l’introduzione delle multe per gli esercenti che non accettano i pagamenti con le carte vedrà un anticipo al 30 giugno 2022. Una scelta apprezzata da molti, ma criticata da alcuni. Ecco quali saranno le principali novità in arrivo.

Arrivano le multe per chi non accetta i pagamenti con le carte

Dal prossimo giugno cambieranno le regole del gioco. Saranno previste, infatti, multe per quegli esercizi commerciali che non accettano pagamenti con bancomat o carte di credito. Una richiesta che proveniva anche dai consumatori stessi, stufi di non poter pagare con le carte, a causa di assenza del Pos o rifiuto da parte del commerciante.

Dunque, è stata anticipata la scelta, inizialmente prevista per gennaio 2023, che dà un’ulteriore spinta alla lotta all’evasione fiscale, come specificato dagli obiettivi del Pnrr. In realtà, l’obbligo che prevede il possesso di un pos per garantire i pagamenti elettronici è in vigore dal 2014, ma non sempre viene rispettato e, soprattutto, non prevedeva sanzioni.

(Ansa/Giuseppe Lami/Roma)

Dunque, dal 30 giugno, gli imprenditori che non possiederanno il pos, o non accetteranno pagamenti con carta di credito, rischieranno di incorrere in sanzioni molto severe. Il governo, infatti, non intende continuare a chiudere un occhio su un tema che continua a bloccare il Paese in una fase di regressione.

Le sanzioni prevedono una multa di 30 euro per ogni transazione mancata. Ma non solo, a questi si aggiungerà il 4% del valore riferito al pagamento non accettato. Ad esempio, nel caso in cui un commerciante dovesse rifiutare il pagamento con carta che ammonta a 100€, dovrà pagare una multa di 34 euro.

A nulla sono valse le lamentele di Confesercenti, secondo cui “servono incentivi, non sanzioni”. Un’obiezione piuttosto debole, dal momento in cui alle imprese viene già riconosciuto un credito d’imposta del 100% sulle commissioni per i pagamenti elettronici.

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