Rublo ai massimi livelli nonostante le sanzioni: che mossa sta facendo Putin

La battaglia economica di Putin si gioca sulle vendite del gas naturale. Grazie ad alcune strategie particolarmente ben riuscite, il leader russo permette alla moneta nazionale di resistere alle sanzioni occidentali.

Il rublo risulta essere la moneta con la crescita maggiore dell’anno 2022. Questo sembra un controsenso considerando quanto l’economica russa sia piegata dalle sanzioni occidentali.

Dal momento dell’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa, i leader dei paesi occidentali, in particolare i membri della NATO, hanno promosso una serie di sanzioni contro Putin e i suoi collaboratori. La Russia ha un’economia già piuttosto debole, retta in gran parte dalle massicce esportazioni di gas naturale e petrolio verso l’occidente e le sanzioni imposte avrebbero dovuto far cadere a picco il valore del rublo. Tuttavia la moneta russa continua a salire di valore.

La strategia conservativa di Putin ha dato i suoi frutti. Sono state due le mosse che il leader russo ha fatto che hanno permesso al rublo di rimanere saldo. La prima è stata la rigida chiusura sui controlli dei capitali russi, con il blocco all’interno del paese imposti all’indomani dell’inasprimento delle sanzioni. La seconda è stata la pretesa del Cremlino di farsi pagare le esportazioni di gas e petrolio in rubli, o a convertire in rubli i pagamenti in valuta estera. La banca centrale di Mosca, in particolare, ha imposto sia ai russi che agli stranieri di vendere rubli in cambio di valute estere. Il controllo dei capitali ha permesso alla banca centrale di intervenire anche sui tassi di sconto, che dopo il via all’invasione dell’Ucraina erano saliti al 20%, mentre adesso toccano quota 12,5%. In questo modo la Russia fa in modo che il declino della propria economia per colpa delle sanzioni rimanga limitato.

Si tratta di una misura estrema che che impedisce completamente al paese di crescere economicamente. Tuttavia per il momento la moneta regge e la debacle dell’economia russa che sembrava certa dopo le pesanti sanzioni occidentali, viene rimandata. Secondo gli analisti la situazione dovrebbe tornare a crollare una volta che saranno sciolti i vincoli sui capitali russi che non possono durare in eterno.

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