L’evasione fiscale è un problema che si sta cercando di combattere da tempo e forse il fisco ha finalmente trovato il modo per far pagare le tasse a tutti. Ecco le novità.
Il fisco ha deciso di serrare la stretta sui controlli, al fine di ridurre al minimo l’evasione fiscale. Uno dei mezzi che potrebbero essere utilizzati, di cui si parla già da tempo, è l’intelligenza artificiale. Questa verrebbe usata per tenere maggiormente sotto controllo quei soggetti ‘a rischio’.
Da qualche tempo si vogliono introdurre i nuovi ritrovati della tecnologia alla lotta all’evasione, come il machine learning, text mining e analisi delle relazioni. È chiaro che l’utilizzo di questi strumenti richiederà delle nuove figure lavorative specializzate da introdurre nel sistema, tra cui informatici e ingegneri.
A richiedere un maggior controllo è anche l’Unione Europea e il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha chiarito che manca poco all’allineamento delle misure di controllo agli standard europei. Il progetto del rinnovamento è stato chiamato ‘A data driven approach to tax evasion risk analysis in Italy’.
Intelligenza artificiale per scovare gli evasori: le novità del fisco italiano
Attraverso le nuove tecnologie verranno controllati acquisti e movimenti di denaro, che stimeranno il tenore di vita del cittadino e, in questo modo, scoveranno possibili evasori. L’intelligenza artificiale controllerà dati dall’anagrafe tributaria agli account social.
Secondo l’ultimo rapporto del Censis “La Guardia di Finanza investirà 32 milioni di euro in big data e cybersicurezza con l’obiettivo di creare una infrastruttura per semplificare le operazioni di analisi dei dati, anche attraverso modelli statistici”.
Il problema delle nuove misure è che l’intelligenza artificiale, in teoria, dovrebbe predire i comportamenti fraudolenti; in questo caso verrebbero marchiati come ‘soggetti a rischio’ anche dei cittadini innocenti. Inoltre si pensa di utilizzare l’AI anche in aula di tribunale.
Eurispes, un ente italiano che si occupa di politica ed economia, ha fatto notare che in Cina “è stato creato un vero e proprio magistrato-robot capace di formulare un’accusa formale per oltre otto diversi tipi di reato e con una precisione vicina al 97%”.
