Materie prime, l’Italia ha trovato un tesoro vicino Roma

Grandi novità per quanto riguarda l’approvvigionamento di materie prime: a quanto pare l’Italia ha trovato un tesoro vicino Roma

In un periodo di grave crisi, dove l’approvvigionamento delle materie prime sembra essere sempre più difficile e costoso, notizie come quella diffusasi a Roma negli ultimi giorni sembrano essere una nuova oasi nel deserto, soprattutto se si tratta del futuro dei cittadini.

(Ansa/Martin Alipaz)

Sarà che l’attenzione per tutto ciò che ha aumentato il suo costo è massima, ma la notizia riguardo i giacimenti di Litio a nord di Roma fa molto più rumore nel contesto di grave instabilità economica in cui stiamo vivendo. Ecco, quindi, cosa succede e di cosa si tratta.

Materie prime: partono i giacimenti di Litio a Roma

Grande entusiasmo per i giacimenti di litio presenti nel Lazio, precisamente a nord di Roma. Sono, infatti, già partiti i permessi che daranno il via alla ricerca. Gli investimenti nella ricerca da parte della regione, infatti, potranno trasformare la città di Roma, donandole un volto più hi-tech.

La chiave di Volta potrebbe essere infatti il giacimento dedicato all’estrazione del prezioso metallo presente tra Cesano e Anguillara. Un’occasione unica da non perdere, la quale potrebbe contribuire al sorgere di nuove attività e aziende che hanno il loro business core centrato sulla produzione di smartphone e veicoli elettrici.

Si tratta di un minerale, il litio, sempre più prezioso per la produzione di materiale hi-tec, che vede nei maggiori estrattori al mondo Paesi come il Cile, l’Australia, la Cina, la Russia e l’Ucraina, oltre a moltissimi Paesi africani. Un minerale che, oltre ad essere fondamentale per la produzione di materiali tecnologici, può rappresentare un punto di valore in materia di geopolitica.

(Ansa)

È questo il motivo al centro del grande entusiasmo per il giacimento presente a Roma nord. L’Italia, infatti, può contare su un approvvigionamento notevole, grazie alla grande concentrazione di Litio nell’area tra Viterbo e Roma, ma anche in quella di Napoli.

Roma e il Lazio diventano la capitale dell’hi-tech – ha dichiarato Francesco Borgomeo, Presidente di Unindustria Cassino – siamo ben contenti che ci siano autorizzazioni che lasciano fare ricerca in ambito minerario. Per l’Italia è un passo in controtendenza rispetto a quanto avvenuto nel corso degli anni con i “no” su petrolio e gas”.

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