Gli italiani non credono più nei conti dell’Italia: così il debito pubblico diventa un incubo

Gli italiani non hanno fiducia nei titoli di Stato. Il debito pubblico ha fatto registrare un nuovo record nell’ultimo mese. L’ultimo Btp Italia 2030 è stato un flop senza precedenti.

Il debito pubblico dell’Italia è alle stelle. Il nuovo dato  comunicato dalla Banca d’Italia ha fatto registrare un nuovo dato record: 2.759 miliardi di euro a maggio. L’incremento mensile è stato circa di 3,5 miliardi di euro. Non è una buona notizia per lo stato di salute della nostra economia. Le casse statali sono sempre più povere ed il rischio default è dietro l’angolo. Per ridurre il debito pubblico una nazione ha varie soluzioni. Tra queste c’è l’emissione di titoli di Stato.

Cosa sono i titoli di Stato? 

I titoli di Stato sono obbligazioni emesse periodicamente con lo scopo di finanziare il debito pubblico e avere il denaro sufficiente a svolgere le sue attività. Lo Stato si rivolge a chi ha dei risparmi per farseli prestare dietro il pagamento di interessi e restituendo il capitale ad una data certa. In base al rendimento, i titoli di Stato si distinguono in:

  • a rendimento fisso: per i quali le cedole a scadenza e il prezzo di rimborso sono predeterminati. 
  • a rendimento variabile: prevedono che la cedola sia calcolata a una determinata data sulla base di un parametro esterno. 

Quanti titoli di Stato esistono?

I titoli di Stato si suddividono in varie tipologie in base al rendimento scelto:

  • Buoni Ordinari del Tesoro (Bot)
  • Certificati del Tesoro Zero Coupon (Ctz)
  • Certificati di Credito del Tesoro (Ccteu)
  • Buoni del Tesoro Poliennali (Btp)

Flop titoli di Stato italiani

Recentemente lo Stato italiano ha erogato il Btp Italia 2030. La vendita è stata un flop facendo registrare il 30% in meno rispetto al 2022. E’ un segnale preoccupante per la nostra economia perché significa che i risparmiatori italiani non hanno più fiducia nelle obbligazioni statali. 

Tra le cause c’è sicuramente l’inflazione che sta facendo perdere potere d’acquisto alle famiglie che quindi sono costrette ad attingere dai risparmi per poter vivere. Anche la fiducia verso il debito pubblico è poca da parte degli italiani che leggono ogni mese di valori sempre più alti di indebitamento che scoraggiano l’acquisto di titoli di Stato.

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