Ultime ore per i contanti: dopo devi pagare 30 euro in più, ogni volta

Ultimi giorni per il pos, dopodiché partono le multe: cosa sapere al riguardo? Come funzionerà il cambiamento e da quando sarà tutto operativo? Ci saranno, comunque, delle soluzioni alternative. Ecco quali.

Dal 30 giugno saranno ufficiali le sanzioni economiche per chi rifiuta le transazioni elettroniche. Ma il Codacons lancia comunque una soluzione per riuscire ad evitarle. Da una parte, dunque, l’obbligo dei pos: dall’altra, grandi dubbi e preoccupazioni.

soldi pos
soldi pos / Fonte: Pexels

Dopo l’approvazione del decreto legge 36, con cui il governo ha indicato per commercianti e professionisti l’obbligo di munirsi di Pos e permettere ai propri clienti di fare pagamenti tracciabili, si approssima il momento in cui entreranno in vigore le sanzioni pecuniarie connesse.

Dal prossimo 30 giugno le multe stabilite per i trasgressori infatti saranno effettive: si parte da un’ammenda di 30 euro, a cui sarà sommato il 4% del totale della transazione negata al proprio cliente. Questo vuole dire, andando a fare un semplice esempio, che per una cifra di 100 euro la transazione negata prevede una multa di 34 euro.

Pos e multe: cambia tutto

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Non spetta appena a negozianti e commercianti l’adeguarsi all’obbligo imposto dalla nuova norma, ma anche le categorie di professionisti: medici, avvocati, commercialisti e notai per citare alcuni. Ad oggi, l’unico modo di evitare la sanzione è dimostrare di aver avuto problemi di natura tecnica, ad esempio un’assenza di linea internet.

Stando al Codacons, però, ci potrebbero esser altre strade in grado di permettere agli esercenti di scongiurare alle sanzioni. Per essere in regola con la nuova normativa, dicono dall’associazione in un comunicato ufficiale “esercenti e professionisti potrebbero limitarsi ad accettare anche un unico circuito e una sola tipologia di carta di debito (per esempio il bancomat) e una sola di credito, restringendo così il diritto degli utenti a pagare con Pos”.

C’è anche una ulteriore pista. Per evitare l’applicazione della norma e dunque la multa, si ipotizza che sia sufficiente presentare un numero tanto elevato di segnalazioni da causare una paralisi nella loro gestione. “Un numero elevato di segnalazioni contro i commercianti disubbidienti potrebbe mettere in crisi le autorità preposte a eseguire controlli ed elevare sanzioni”, sostengono dal Codacons nella nota.

La posizione del Codacons

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Secondo Codacons “una multa da 30 euro poi rischia di determinare una situazione paradossale per cui il procedimento sanzionatorio avrebbe un costo superiore al valore della sanzione”.

Per tutte le categorie vincolate a disporre di Pos sono state pensate delle agevolazioni specifiche (Dl 99 del 30 giugno 2021), che cambiano in base al fatturato dichiarato dai soggetti stessi l’anno precedente l’acquisto. Questa forma di benefit, riconosciuta come credito di imposta, ha un tetto massimo di 160 euro.

Per fatturati fino a 200mila euro è indicato un bonus che copre il 70% dell’acquisto, per fatturati compresi tra 200mila euro e un milione l’incentivo arriva al 40%, mentre per quelli compresi tra 1 e 5 milioni l’agevolazione si ferma al 10%.

Nel caso in cui chi deve adeguarsi, insieme al Pos, scelga di acquistare lo strumento per gli scontrini telematici, è previsto un altro credito di imposta del valore massimo di 320 euro.

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