Crisi idrica, Draghi informato da mesi. Ma era più importante l’Ucraina

Il problema della crisi idrica sta attanagliando l’Italia. Le riserve di acqua si stanno asciugando e presto potrebbero esserci problemi anche solo a bere. Mario Draghi sapeva di queste evenienza, ma ha preferito ignorarla.

Come può essere possibile che nessuno si sia accorto che stava per arrivare una crisi climatica di questo tipo? Come è possibile che le acque d’Italia abbiano cominciato a sparire senza che nessuno facesse niente? Non è possibile. Infatti il Governo sapeva che ci sarebbero stati problemi idrici, ma ha deciso di dare priorità ad altro.

In particolare un argomento che ha catturato l’attenzione dell’esecutivo è la guerra in Ucraina. Un’altra crisi dalle grosse implicazioni per l’economia mondiale. Apparentemente la questione ucraina ha catturato così tanto l’attenzione di tutto il mondo, Italia inclusa, che il Governo ha sottovalutato quando la crisi climatica dovuta al caldo e alla mancanza d’acqua avrebbe pesato sulla nazione. Questo ci viene reso noto tramite un documento scientifico pubblicato a marzo 2022 e reso noto dall’Unione Europea.

A marzo 2022 l’Unione Europea aveva pubblicato uno studio scientifico elaborato sulla base dei dati Copernicus, che non lasciava spazio a dubbi riguardo l’imminente crisi idrica che avrebbe colpito l’Italia nei mesi seguenti. Il titolo del documento, redatto alla Joint Research Center, ovvero il servizio della Commissione Europea per la scienza e la conoscenta era piuttosto eloquente: “Drought in northen Italy”. Ovvero “Siccità nel nord Italia”. Nel documento si citano tutti i dati raccolti da Copernicus per quanto riguarda il clima in Italia durante l’estate. Si fa presente che in Piemonte non vi erano state precipitazioni da dicembre, e che si era accumulata pochissima neve sulle Alpi durante l’inverno. Dati che, messi tutti insieme, andavano a comporre un quadro preoccupante per quel che riguarda la massa d’acqua disponibile in Italia in estate.

Il Governo italiano avrebbe sottostimato l’importanza di questa notizia e la preoccupazione espressa in questo articolo. Per questo motivo si è cominciato a parlare della crisi idrica nel nord Italia quando ormai era troppo tardi. Il Governo non avrebbe agito per tempo contro questa crisi annunciata e adesso ci troviamo a dover recuperare, l’esecutivo impegnato nell’emanazione del nuovo dpcm proprio per combattere la crisi idrica. Non è dato sapere se un intervento preventivo dello Stato avrebbe permesso di evitare questa situazione. Quello che sappiamo è che il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha parlato della possibilità di razionamento dell’acqua negli orari diurni anche in città.

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