Gas, perchè dobbiamo davvero prepararci al peggio

Per la prima volta nella storia gli Stati Uniti esportano in Europa più gas rispetto alla Russia. Questo non perché gli Stati Uniti abbiano aumentato le esportazioni, ma perché la Russia ne ha bloccate la maggior parte.

Sotto direttive governative, quindi di Putin, la Gazprom ha tagliato il 60% dei flussi di gas verso l’Europa. Il gasdotto Nord Stream 1 porta sempre meno gas naturale verso ovest, portando nuovi e complessi problemi per le economie di tutta Europa.

Ad oggi, infatti, a tenere banco è la decisione di Putin di tagliare le forniture di gas ad italiani e tedeschi, producendo un aumento del prezzo dell’energia e, ovviamente, la difficoltà a riempire gli stoccaggi in vista dell’inverno. Ma la situazione potrebbe addirittura peggiorare: secondo molte previsioni, infatti, la Russai potrebbe presto tagliare totalmente il gas all’Italia.

Non è un momento particolarmente facile per il nostro Paese e per l’Europa. Dopo la grave inflazione causata dall’aumento dei prezzi di carburanti e materie prime, la siccità che incombe da settimane sul nostro Paese, arriva anche il taglio delle forniture di gas da parte della Russia. Germania e Italia, infatti, stanno affrontando un periodo reso particolarmente difficile dalla decisione di Putin di chiudere i rubinetti del gas, fonte energetica prima per il mantenimento di un Paese. La preoccupazione adesso è altissima, con il governo di Berlino che ha alzato il livello di allerta e il nostro Paese che sta pensando a come ridurre le problematiche energetiche. Ma a lanciare l’allarme è la stessa Ue.

Secondo Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione europea, si tratta di un momento piuttosto difficile per gran parte dei Paesi dell’Unione “Dieci di questi – afferma Timmermans – hanno diramato un avvertimento iniziale ai sensi delle regole sula sicurezza dell’approvvigionamento”. Il timore, sempre più palpabile, è che Putin decida di procedere con il taglio totale del gas russo all’Italia. “L’Europa dovrebbe farsi trovare pronta nel caso in cui il gas russo venga interrotto completamente – ha affermato l’economista Faith Birol – più ci si avvicina all’inverno e più capiamo le intenzioni della Russia”. Ad oggi, l’obiettivo del nostro governo è quello di riempire gli stoccaggi di gas di almeno il 90% entro ottobre. Un obiettivo che, almeno per ora, appare piuttosto complicato, con le scorte che arrivano massimo al 55%. Si attendono, dunque, le decisioni del governo Draghi.

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