Paura dell’inverno: ad agosto il pellet per le stufe è già raddoppiato

La preoccupazione per la situazione energetica nel periodo invernale spinge i consumatori a correre ai ripari. Si va a creare un’enorme domanda per le stufe a pellette, e i prezzi aumentano.

Improvvisa escalation di domanda per le stufe a pellet. In tutta Italia, complice il bonus del Governo sull’acquisto, scoppia la moda del pellet. Come conseguenza, i negozi aumentano i prezzi delle stufe e del combustibile per farle funzionare.

L’aumento della domanda viene dalla preoccupazione dilagante della popolazione per la situazione dell’energia in inverno. Con la possibilià all’orizzonte di nuovi razionamenti del gas in inverno, in molti stanno cercando soluzioni alternative. Il rischio è quello di passare i mesi invernali al freddo. Il pellet sembra la soluzione più immediata, considerando anche quanto questo materiale sia diventato di moda con gli incentivi dello Stato sull’acquisto e le spinte ambientaliste della popolazione.

Le stufe a pellet, infatti, godono di una detrazione fiscale fino al 65%. Questa può essere richiesta presentando la documentazione necessaria relativa all’acquisto di stufe a pellet. Va da sè che al di là della documentazione fiscale, deve essere necessariamente presentata quella relativa alle fatture e alle transazioni mediante carta di credito. Quindi, non è possibile procedere al pagamento in contanti e in ogni caso con metodi che non consentono il tracciamento. Nello specifico, il bonus in questione può essere richiesto rientrando negli interventi di riqualificazione energetica previsti dall’ecobonus al 65 per cento. Questi interventi peraltro devono risultare già in atto e fino ad un massimo di 30 mila euro. Non solo, la misura in esame rientra anche nel bonus mobili. A tal proposito le spese per le stufe a pellet sono considerate come interventi di manutenzione straordinaria. In questo caso l’importo che si può detrarre arriva fino ad un massimo di 10mila euro.

Il problema è che, anche con gli incentivi, le stufe a pellet potrebbero rimanere ad un costo proibitivo. Nella zona nella Tuscia, ad esempio, un sacco da 15 kg di pellet oggi costa il doppio rispetto all’anno scorso. A dicembre 2021 un sacco da 15 kg (il più piccolo) di pellet costava tra i 3 e i 5 euro, mentre oggi si trovano anche a 8 fino a 14 euro al sacco. Questo a causa dell’elevatissima domanda che si è creata attorno a questo materiale.

Impostazioni privacy