“Non paghiamo più”: arriva la rivolta fiscale che fa paura

La situazione relativa al costo delle bollette sta iniziando a spazientire i cittadini: la nuova iniziativa ribelle in Inghilterra

Gli aumenti e l’inflazione stanno cominciando a spazientire i cittadini di ogni Paese e cominciano ad avvertirsi dei segnali di rivolta contro il caro-energia. Si sono stancati nel Regno Unito, dove l’inflazione sta per arrivare al picco record del 13%. Oltre 73mila inglesi hanno detto basta e hanno posto un ultimatum al governo, che ha tempo fino alla fine del mese di settembre.

Se non sarà fatto nulla entro quella data per tutelare i consumatori, a quel punto scatterà lo sciopero della bolletta e i cittadini decideranno di non pagare più le fatture della luce e del gas. L’iniziativa è stata proposta da un gruppo anonimo “Don’t Pay” e per ora è un piccolo fuoco che ha raccolto alcuni consensi, eppure i promotori sperano di trasformarla in un’ondata generale entro circa due mesi.

Rivolta fiscale, l’iniziativa degli inglesi

Il tam tam mediatico ha aiutato l’iniziativa, che ha preso piede soprattutto sui social (Twitter, Instagram, Tik Tok) e ora il movimento conta di catturare le attenzioni dei 6,3 milioni di cittadini che potrebbero scivolare in povertà dal prossimo anno proprio per colpa degli alti costi delle bollette. La situazione infatti non è in via di miglioramento perché Ofgem, dopo aver alzato ad aprile al 54% il tetto massimo del prezzo dell’energia, ha ora preannunciato dei nuovi aumenti.

La Bank of England ha calcolato che i cittadini arriveranno a pagare 300 sterline al mese solo per la luce e il gas. Sta crescendo pertanto il sentimento di ribellione e bisognerà vedere in quanti aderiranno all’iniziativa “Don’t Pay”, anche se c’è la paura di finire al buio ribellandosi. L’ultima spiaggia è quella dei tribunali, col rischio però di intasare le aule e creare una coda di arretati lunga mesi.

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