Gas, quali sono le vere alternative al riscaldamento tradizionale

Con l’aumento dei prezzi del gas alle stelle diventa opportuno valutare le alternative per il riscaldamento: ecco quali sono

Il prezzo del gas continua ad aumentare in maniera esponenziale e a pesare sempre di più sulle tasche dei cittadini. Con l’arrivo dell’autunno e dell’inverno si preannuncia dunque un’incredibile impennata del costo delle bollette. Oltre agli interventi dello Stato. per il taglio delle spese sul riscaldamento domestico esistono alternative al gas come le caldaie speciali e le stufe a pellet.

Oggi come oggi non è assolutamente prematuro iniziare a pensare già da ora alla stagione fredda e le prime alternative che vengono in mente per riscaldare la casa sono il camino, per chi lo possiede, e il pellet. Ma cerchiamo di capire se conviene davvero puntare su queste fonti di calore. L’inflazione e gli effetti della guerra hanno effettivamente portato ad aumenti anche per materie prime come lega e pellet.

Gas, tutte le soluzioni alternative per il riscaldamento

La spesa al quintale è passata dai 10-12 euro ai 18-20 euro. L’Associazione Italia Energie Agroforestali incita comunque i consumatori ad utilizzare la legna per scaldarsi, perché facendolo si può arrivare a risparmiare 900 euro un anno, per scaldare una casa da 100 metri quadri. Il 55% in meno rispetto al metano, la cui spesa si aggira intorno ai 1650 euro.

Le alternative domestiche al gas sono anche ad esempio la caldaia elettrica, che però non è consigliata, sia per i costi che per il consumo, che è circa 3 volte quello di una caldaia a metano. C’è poi una tecnologia relativamente recente come la caldaia a dissociazione ionica. Si tratta di un sistema che scambia il calore generato con il circuito del riscaldamento di casa.

I costi in questo caso sono a metà strada fra caldaia a metano e pompa di calore. C’è poi il riscaldamento elettrico a pavimento e la famosa pompa di calore, dove l’energia elettrica viene usata esclusivamente per spostare calore già esistente. I consumi sono inferiori di circa il 25-35%.

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