Carne messa al bando. E ora iniziano a vietarne anche la pubblicità

Una decisione molto controversa quella del consiglio comunale di una città olandese. Pare che presto in città non si potranno più esporre pubblicità di prodotti a base di carne. Si tratta della prima città a introdurre un bando di questo tipo e chissà che altri non seguano l’esempio.

La città di Haarlem, in Olanda, si sta preparando a una vera e propria rivoluzione alimentare. Con una decisione senza precedenti, il consiglio comunale della città olandese ha deciso di bandire tutte le pubblicità di prodotti a base di carne. Si tratta di un unicum in tutta l’Unione Europea.

Foto ANSA Firma: Javier Lizon

Il bando non partirà immediatamente, anzi, è previsto a partire dal 2024, ma ciò non toglie l’eccezionalità della cosa.

Carne messa al bando. E ora iniziano a vietarne anche la pubblicità

La città di Haarlem conta 160.000 abitanti, a pochi chilometri da Amsterdam, e nessuno di loro vedrà più pubblicità a tema carne a partite dal 2024. La proposta è stata fatta nel 2021 da Ziggy Klazes, consigliera comunale facente parte del partito GroenLinks (Sinistra Verde) e fa parte di un più ampio progetto a tema ecologico, che il comune sta portando avanti con l’obiettivo di abbassare il consumo di carne e di emissioni di gas serra.

Gran parte dei gas serra sono infatti prodotti dagli allevamenti di bestiame, quindi la città olandese ha dato il via a questo grande prodetto per abbatterne l’utilizzo, andando a minare proprio il settore in cui operano. Secondo il report delle Nazioni Unite, la produzione di gas serra degli allevamenti sono circa il 14,5% di tutta la produzione umana. Il progetto della città di Haarlem si basa sul vietare di esporre in città qualsiasi pubblicità che abbia come oggetto prodotti a base di carne. In questo modo si vorrebbe disincentivare la domanda da parte dei consumatori.

Foto ANSA Firma: Ramon Van Flymen

La giustificazione della decisione è arrivata proprio dalla bocca di Ziggy Klazes durante una trasmissione radiofonica. La consigliera ha spiegato che non intendono decidere per i cittadini cosa far loro mangiare, ma si sentirebbero degli ipocriti ad allarmare i cittadini per il problema che il consumo di carne genera e poi spingere i cittadini a consumare carne. L’iniziativa, auspica la Klazes, dovrebbe essere imitata anche da altre città e magari al livello nazionale.

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