Bonus se non vai in pensione, l’idea del Governo

Ecco quale potrebbe essere la strategia del governo: bonus se non vai in pensione. I dettagli della manovra

Dal primo gennaio 2023 tornerà la tanto temuta Legge Fornero. La misura sulle pensioni tanto odiata potrebbe infatti nuovamente far parte della riforma pensionistica vigente, a meno di un intervento da parte dell’esecutivo.

(Bonus se non vai in pensione)

Il governo guidato da Giorgia Meloni, infatti, starebbe pensando ad una misura per evitare il disastro: bonus se non vai in pensione. Ecco i dettagli sulla possibile manovra.

Bonus se non vai in pensione. Ecco la manovra del governo

A breve dovrà essere varata la nuova riforma delle pensioni che dovrà prendere il posto di quella attuale. La pena è il ritorno alla temutissima Legge Fornero. L’idea del governo a cui si starebbe lavorando già da giorni sarebbe questa: bonus se non vai in pensione. Ma di cosa si tratta?

Il nuovo governo di Centrodestra è infatti a lavoro per varare la nuova legge di Bilancio con lo scopo di ridurre il cuneo fiscale, aumentando il netto in busta paga per quei lavoratori che hanno un reddito fino a 35mila euro. A questo potrebbe seguire un taglio di due punti dei contributi previdenziali che vede la sua scadenza al 31 dicembre.

Intanto, sul fronte pensioni si sta lavorando con celerità per evitare il ritorno della Fornero. Spazio, dunque, alla proroga delle misure attualmente in scadenza: Opzione Donna, Quota 102 e Ape sociale. In questo modo si permetterà ad una platea piuttosto ampia di poter accedere in maniera diretta alla pensione. Ma è sul tavolo anche l’idea di disincentivare i lavoratori ad accedere alla pensione anticipata.

(Bonus se non vai in pensione)

In questo modo si cerca di trattenere in attività lavorativa coloro che hanno più di 63 anni con bonus come incentivi e sgravi contributivi. In questo modo la retribuzione sarebbe più ampia e continuare a lavorare risulterebbe conveniente. Si tratta di una misura ancora al vaglio dei ministri di competenza ma che potrebbe trovare il favore dell’intera maggioranza di governo.

In questo modo, infatti, oltre a trovare una sostanziale tregua riguardo il tema delle pensioni (con appunto e proroghe) si otterrebbe un risultato in senso opposto. Con bonus previsti per chi non va in pensione, si potrebbe ottenere un numero minore di richieste di pensione anticipata.

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