Rottamazione, cosa accade con le multe non cancellate

Nonostante la legge di bilancio 2023 preveda la rottamazione delle cartelle con importo inferiore a 1.000 euro, la decisione per le multe è rimandata ai comuni. Ecco come bisogna procedere nel caso in cui non fossero cancellate.

In 10 anni gli importi totali delle multe sono cresciuti addirittura del 68%. Questo farebbe sospettare che non solo gli automobilisti potrebbero essere indisciplinati, ma anche che i comuni abbiano aumentato il numero di rilevatori elettronici di velocità per poter far cassa. A fare questa riflessione è stata la CGIA di Mestre.

Rottamazione, ecco cosa accade con le multe non cancellate - Missione Risparmio.
Rottamazione, ecco cosa accade con le multe non cancellate – Missione Risparmio.

Openpolis ha rilevato che il numero delle multe è cresciuto uniformemente in tutti i comuni italiani. C’è però un’eccezione: a Verona, dal 2016 al 2020, il numero delle multe è salito del 44.81%. Nel 2020 i comuni con le maggiori entrate per le multe sono quelli della costa ligure, forse anche per la mancanza di conoscenza delle norme da parte degli stranieri.

Le multe in Italia: nel sud Italia paga solo il 32%

Nel 2020 sono state elevate ben 729.294 multe. In oltre il 77% parte dei casi l’infrazione è stata l’eccesso di velocità. L’importo più alto delle multe, in media, è quello della città di Firenze, che con i suoi 138,33 euro spicca su Bologna e Padova, che rimangono intorno a 100 euro per ogni sanzione elevata ai conducenti di autovetture.

I dati Openpolis del numero di infrazioni stradali divise per tipologia - Missione Risparmio.
I dati Openpolis sul numero di infrazioni stradali divise per tipologia – Missione Risparmio.

Le multe stradali sono molto probabilmente la sanzione più detestata dagli italiani. Nel 2017 hanno infatti pagato la multa solamente il 40.8% dei trasgressori. In particolare, nel sud Italia solamente il 32% pagherebbe le multe, nel centro Italia il 33%. I più virtuosi sarebbero invece nel nord-est, dove la percentuale sale al 58.9%.

Cosa fare con le multe antecedenti al 2015: la legge di bilancio 2023

La “tregua fiscale” prevista dalla legge di bilancio 2023 prevede lo stralcio delle cartelle con un importo inferiore a 1.000 euro. Solitamente le multe hanno un importo al di sotto di questa cifra, ma sono una sanzione emessa dai comuni. Il governo Meloni ha dunque rimandato la decisione a ciascun comune riguardo la possibilità di stralciare le multe.

I dati Openpolis riguardo le città italiane che multano di più - Missione Risparmio.
I dati Openpolis riguardo le città italiane che multano di più – Missione Risparmio.

Coloro che fossero quindi interessati a verificare se le loro multe comminate prima del 2015 possano essere stralciate devono quindi verificare le delibere locali. Dal momento che queste costituirebbero un’entrata importante, anche se ovviamente non è la principale, sembrerebbe che molti sindaci siano contrari allo stralcio delle cartelle.

Ecco cosa accade con le multe non cancellate: come rottamare la cartella

Coloro che hanno delle multe antecedenti al 2015 possono procedere allo stralcio della cartella esattoriale. Bisogna fare attenzione alla scadenza per l’invio delle domande, che è il 30 aprile 2023. Per presentare la domanda bisogna collegarsi al sito web dell’Agenzia delle Entrate Riscossione e poi scegliere “Definizione agevolata – Presenta la domanda on-line”.

Con lo stralcio della cartella esattoriale si procederà a pagare solamente le somme dovute a titolo di capitale. Non si dovrà dunque corrispondere interessi iscritti a ruolo, sanzioni, interessi di mora e aggio. Si potrà scegliere se pagare il debito in una soluzione unica oppure attraverso 18 rate da versare in cinque anni.

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