Sono davvero tanti i documenti e le scadenze da ricordare per il calcolo dell’ISEE 2023 e l’accesso ai sussidi. Ecco una guida completa.
Il 31 dicembre 2022 sono scaduti i benefici che erano legati all’ISEE, l’indicatore della situazione economica equivalente. Tutti gli interessati hanno subito a ricalcolato l’ISEE anche per il 2023 entro il 15 gennaio, pena la perdita dei sussidi e dei benefici fiscali. La legge di bilancio 2023 ha introdotto alcune modifiche nel calcolo di questo parametro.
Il governo Meloni ha deciso di dare priorità alla DSU, la Dichiarazione Sostitutiva Unica. Si tratta di un documento che in alcuni casi sarà già pre-compilato almeno in parte, e farà parte dei documenti da presentare per la richiesta dell’ISEE 2023. Nella compilazione o nel calcolo di DSU ed ISEE cittadino si assumerà la responsabilità dei dati in essi contenuti.
ISEE 2023, i documenti e scadenze da rispettare
L’INPS spiega che esistono due tipi di Dichiarazione Sostitutiva Unica. La DSU mini contiene i dati anagrafici del richiedente, il reddito ed il patrimonio. Può essere utilizzata per richiedere l’ISEE cosiddetto “standard”. La DSU “integrale”, invece, richiede invece di inserire molte più informazioni e può essere utilizzata per altri tipologie di ISEE.
La DSU o l’ISEE sono utilizzati e richiesti dagli enti che fanno richiesta di prestazioni sociali agevolate. La normativa vigente prevede che l’ISEE valuti il patrimonio ed il reddito familiare, ricostruendo i due anni precedenti. Se in questo periodo ci fossero stati dei peggioramenti, si può valutare di ricorrere all’ISEE corrente, ovvero degli ultimi 12 mesi.
ISEE 2023, ecco tutti i documenti che servono per il calcolo
L’Assegno Unico Universale è una misura di sostegno per le famiglie con figli a carico. È entrata in vigore il 1° marzo 2022 grazie alla Legge Delega 46/2021. Coloro che fossero interessati a continuare a riceverlo ancora per un anno dovranno dunque ricalcolare ancora l’ISEE per il 2023 entro il prossimo 28 febbraio.
Per quanto riguarda l’Assegno Unico Universale, non è necessario presentare la domanda all’INPS dopo il calcolo dell’ISEE 2023, tranne in alcuni casi particolari. Se ad esempio si sta rinnovando la richiesta del beneficio e ci sono stati alcuni cambiamenti che comportano la variazione dell’importo dell’assegno, allora è necessario presentare la domanda.
ISEE 2023, ecco tutti i documenti che servono per il calcolo
Anche per quanto riguarda il Reddito di Cittadinanza ed il bonus bollette non è necessario presentare la domanda all’INPS dopo il calcolo dell’ISEE, perchè questo verrà erogato in automatico. Per procedere al calcolo dell’ISEE 2023 sono necessari numerosi documenti, fra cui ovviamente la carta di identità ed i propri recapiti personali.
Bisogna inoltre avere con sè l’Autocertificazione dello stato di famiglia ed il codice fiscale di tutti i componenti del nucleo familiare. Servono anche le certificazioni dei redditi percepiti negli ultimi 2 anni, oltre alle dichiarazioni dei redditi 730 oppure Modello Unico. Si deve inoltre fornire prova dei redditi mobiliari ed immobiliari degli ultimi 2 anni.
Fra i documenti necessari per il calcolo dell’ISEE 2023 c’è anche la rendita catastale dei fabbricati posseduti nel nucleo familiare negli ultimi due anni. Se in famiglia c’è anche un componente invalido bisogna fornire le certificazioni relative. Serve inoltre copia del contratto di mutuo o affitto, oltre alla targa dei veicoli posseduti in famiglia.