I sindacati, per la prima volta, si sono alleati contro il Governo. Ecco cosa sta succedendo in merito alla riforma delle pensioni.
Una vera e propria svolta riguardo la riforma sulle pensioni. Il Governo è nel mirino dei sindacati e alla fine potrebbe cedere alle richieste dei lavoratori. Aumentano, intanto, le protese e sempre più persone hanno deciso di scendere in piazza.
Sono in corso le proteste da parte di lavoratori contro la riforma sull’innalzamento dell’età per accedere in pensione. Il rapporto tra Governo e sindacati è ai minimi storici, adesso servirà una svolta. Intanto aumentano i cortei e le proteste da parte dei cittadini che chiedono al Presidente della Repubblica di intervenire per cambiare la riforma sulla pensioni.
Riforma delle pensioni, 1200 euro sta per diventare una realtà
Ecco cosa sta succedendo in Francia. A Parigi c’è stato qualche tafferuglio alla fine della manifestazione contro il Governo. Secondo le stime dei sindacati, in piazza c’erano circa 2,8 milioni di persone che hanno deciso di scendere in strada per far valere i propri diritti. Dal 19 gennaio è in corso un vero e proprio scontro con Macron, a seguito della Riforma sulle Pensioni.
Le parti sociali hanno già annunciato nuovi cortei, in programma il 7 e l’11 febbraio. Ciò serve per convincere il governo a fare un passo indietro sulla riforma delle pensioni che prevede l’aumento dell’età pensionabile, da 62 a 64 anni. Per la prima volta della storia, infatti, i sindacati si sono riuniti ed hanno deciso di protestare contro il Governo. Una battaglia comune che ha come obiettivo quello di modificare la riforma.
Adesso toccherà ad Emmanuel Macron intervenire. Il Presidente della Repubblica francese ha già messo in agenda questa questione. E’ in atto uno scontro tra i sindacati e la premier Elisabeth Borne che vuole chiudere l’argomento entro maggio. Intanto i sindacati fanno sapere che gli scioperi e le proteste non si fermeranno.
Macron, già durante il suo primo mandato, ci aveva provato senza riuscirsi. Adesso il Presidente della Repubblica francese sta provando a portare a termine questa riforma delle pensioni. Non c’è l’accordo con i sindacati. Tra i punti contestati, dalla proposta di legge, l’innalzamento dell’età pensionabile (da 62 a 64 anni). L’aumento sarà graduale a partire dal 2024 fino al 2030. Inoltre anche i contributi crescono, per percepire l’assegno per i nati dal 1976 serviranno 43 anni di contributi. Di questa riforma, però, ci sono anche aspetti positivi. Riguardo la pensioni minima che sarà di 1200 euro netti, ovvero l’85% del salario minimo francese.
1200 euro pensioni minime, costa sta succedendo in Francia
Sta tenendo banco in Francia il tema riguardante l’aumento delle pensioni minime. La premier Elisabeth Borne, nel corso della presentazione della riforma, ha annunciato che le pensioni saranno rivalutate e le minime cresceranno fino ad arrivare a 1200 euro netti. Per ottenere il via libera a questa riforma delle pensioni, il Presidente della Repubblica francese Macron ha lavorato per disporre aumenti delle pensioni. Ciò comunque non basta anche perché il tema di scontro è quello relativo all’innalzamento dell’età pensionabile. Per questa ragione servirà un accordo tra sindacati e Governo per evitare lo scontro.