Riforma fiscale, quanti soldi riusciremo a non versare in tasse

La riforma fiscale che ha sta progettando il governo Meloni permetterebbe degli sgravi per i redditi medi: vediamo nel dettaglio alcune simulazioni

La nuova riforma fiscale si farà e non riguarderà esclusivamente l’IRPEF. Verrà preso in considerazione l’insieme delle imposte dirette in Italia, quindi anche IRES e IRAP. L’obiettivo principale di Giorgia Meloni e del suo governo è quello di ridurre il carico per famiglie e imprese senza andare ad intaccare l’equilibrio dei conti pubblici. Ormai è certo che l’ide centrale è di ridurre le aliquote da quattro a tre.

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Riforma fiscale, quanti soldi riusciremo a non versare in tasse- Credit ANSA – Missionerisparmio

Gli scaglioni di redditi erano stati ridotti da cinque a quattro con la riforma dello scorso anno adottata dal governo Draghi e a oggi sono: 1) 23% fino a 15.000 euro; 2) 25% da 15 a 28.000 euro; 3) 35% da 28 a 50.000 euro; 4) 43% sopra i 50.000 euro. Lo studio del governo ragiona al momento intorno a due ipotesi, la prima di un costo sui 10 miliardi, mentre la seconda sui 6.

L’idea è quella di mantenere identiche l’aliquota massima e minima e di fondere le due centrali. Inoltre, nel progetto di Forza Italia, ci sarebbe anche l’idea di abbassare dal 43 al 33% l’aliquota più alta. Come copertura finanziaria si cerca tra le oltre 600 tax expenditures. 

Riforma fiscale, i risparmi con tre aliquote

Un modo innovativo per detrazione e deduzioni, con lo Stato pronto ad assegnare un plafond a tutti i contribuenti in base al reddito. Più questo è alto e minore è l’importo scaricabile delle tasse. Ma andiamo a vedere nel dettaglio quali sarebbero i risparmio con la riforma fiscale, anche se al momento parliamo soli di ricostruzioni di stampa.

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Cosa possiamo fare e cosa succederà a breve -Credit ANSA – Missionerisparmio

Nel caso in cui l’aliquota si abbassasse dal 35% al 33% e dal 25% al 23%, il calcolo dice che il risparmio per un reddito annuo di 25.000 euro sarebbe di 200 euro. A 30mila si guadagnerebbero 300 euro, a 40mila 500 e così via. Qualora invece si optasse per la seconda ipotesi (23-27-43), crescerebbero di molto i risparmi per i redditi dai 28 ai 50mila euro. In quel caso addirittura un reddito di 40mila euro risparmierebbe ben 1.220 euro.

Questi calcoli non tengono conto degli effetti delle minori detrazioni d’imposta a cui si avrebbe diritto. Tali detrazioni sono per natura molto personali e rendono impossibile un calcolo generale, anche perché sono in base alle spese effettuate. Sta di fatto che l’intera legislatura del centro-destra ha come punto fondamentale questa riforma fiscale e bisogna tener d’occhio la situazione.

 

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