MIA al posto del Reddito di Cittadinanza: a chi andranno davvero i soldi

Addio Reddito di cittadinanza e benvenuta MIA. Analizziamo nel dettaglio chi potrà beneficiare di questo nuovo sussidio.

La promessa fatta in campagna elettorale è stata mantenuta: Giorgia Meloni ha abolito il Reddito di cittadinanza. La misura grillina vedrà il tramonto già quest’anno. Al suo posto subentrerà la MIA: Misura di Inclusione Attiva. La platea dei beneficiari sarà ridotta rispetto al vecchio Rdc. Vediamo insieme chi potrà richiedere e ottenere questo nuovo sussidio.

Differenze tra Mia e Reddito di cittadinanza
Il premier Giorgia Meloni ha abolito il Reddito di cittadinanza-( Credits: Giorgia Meloni Facebook)- Missionerisparmio.it

In pochi mesi Giorgia Meloni è andata dritta verso l’obiettivo e lo ha raggiunto: abolire il Reddito di cittadinanza. La misura assistenziale nata su spinta del Movimento Cinque Stelle nel 2018, non ha prodotto in questi anni i risultati sperati.

Non c’è stato un rilancio dell’occupazione e, purtroppo, il Reddito di Cittadinanza è stato terreno fertile per molti “furbetti” che hanno escogitato truffe per beneficiarne senza averne diritto.

Tuttavia, come misura di contrasto alla povertà, il Governo Meloni ha deciso di mettere in campo un altro strumento: la MIA, acronimo di Misura di Inclusione Attiva. Questo nuovo sussidio avrà una platea di beneficiari diversa e ridotta rispetto al vecchio Reddito di cittadinanza in quanto cambieranno i requisiti necessari per averne diritto.

Ecco chi potrà beneficiare della MIA

La nuova misura studiata dal Governo di Giorgia Meloni differirà dal Reddito di Cittadinanza sotto diversi aspetti. Dalla durata ai requisiti per ottenerlo, i cambiamenti saranno tanti.

Chi potrà beneficiare della Mia
Cambiano i requisiti per avere la MIA/ Missionerisparmio.it

Il primo importante cambiamento rispetto al Rdc sarà la durata. Il Reddito veniva erogato per 18 mesi. Terminato questo periodo, il sussidio grillino poteva essere rinnovato per altri 18 mesi. Con la MIA cambia tutto. I soggetti occupabili percepiranno la MIA per un massimo di 7 mesi; i soggetti inoccupabili, invece, potranno beneficiare del sussidio per un massimo di 12 mesi.

Ma chi sono gli occupabili e gli inoccupabili? In base a cosa viene fatta tale distinzione?

Occupabili sono ritenuti tutti i soggetti non disabili con un un’età compresa tra 18 e 59 anni. Tuttavia, per essere occupabili, nel nucleo familiare non devono essere presenti uno o più di questi soggetti:

  • figli minori
  • persone disabili
  • persone con più di 60 anni di età.

Se nel nucleo familiare rientrano uno o più di questi soggetti allora si è ritenuti inoccupabili. Come, ovviamente, si è inoccupabili se si è invalidi.

L’importo della MIA cambierà a seconda che il percettore sia tra le fila degli occupabili o sieda sugli spalti degli inoccupabili. Per questi ultimi il sussidio continuerà ad essere di 500 euro al mese mentre gli occupabili percepiranno non più di 375 euro mensili e dovranno iscriversi su un’ apposita lista delle Agenzie per il lavoro per ricevere le offerte. A differenza del Reddito di cittadinanza,  con la MIA basterà rifiutare anche solo un’offerta per perdere il  beneficio.

Il Reddito di cittadinanza cesserà di esistere a partire dal primo di settembre 2023. Dopo quella data non sarà più possibile richiederlo. Chi lo percepisce lo avrà fino alla naturale scadenza e poi, se in possesso dei  requisiti reddituali adatti, potrà chiedere la MIA.

 

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