Google Tivoli, cos’è e come funziona la nuova app per insegnare le lingue

Scopriamo meglio Google Tivoli, la nuova app pensata da Google per insegnare le lingue in modo semplice, veloce e gratuito.

Proprio mentre Google è finito nell’occhio della Commissione Ue , che ha aperto un’indagine per valutare comportamenti anticoncorrenziali nell’uso della pubblicità online, circola voce di Google Tivoli, un modello di intelligenza artificiale pensato per insegnare le lingue. Il modello è stato presentato dal CEO del colosso di Mountain View Sundar Pichai che ne ha spiegato le caratteristiche. Google, infatti, starebbe valutando – attraverso ingegneri ed esperti del settore – di fare passi avanti nell’insegnamento delle lingue straniere, attraverso la Ricerca Google e sfruttando l’intelligenza artificiale.

Leggi anche: Bonus acqua: cos’è, chi ne ha diritto e come richiederlo

Fino ad oggi, un programma molto usato è Google Translate: uno strumento facile e veloce da usare che permette di tradurre rapidamente alcuni testi. Tuttavia, non basta. Il colosso sta infatti sviluppando un’applicazione del tutto innovativa per l’apprendimento delle lingue. Google Tivoli è quindi al momento solo un progetto, iniziato un paio di anni fa. Probabilmente, sarà lanciato entro la fine del 2021. Lo strumento potrebbe favorire un’interazione naturale tra il sistema e l’utente: in questo modo, proprio come un’insegnante, Google sarebbe capace di capire il livello che ha chi sta dall’altra parte e di fornire tutte le informazioni utili ed avviare così un insegnamento efficace.

Leggi anche: Come avere il Bonus vacanze nella Dichiarazione dei redditi

I vantaggi 

Del resto, di assistenti linguistici in rete ce ne sono tanti. Pensiamo a Babbel, Duolingo o Busuu: applicazioni, queste, che hanno reso addirittura superfluo il ruolo di un insegnante. Google Tivoli sarebbe però un nuovo servizio utile anche per fidelizzare gli utenti. Inizialmente Tivoli funzionerà solo sul testo, utilizzando il modello di linguaggio LaMDA, presentato al Google I/O 2021. Quest’ultimo ha imparato a conoscere i dialoghi proprio per comprenderne meglio le sfumature.

Impostazioni privacy