Fisco, 1 milione di Autonomi e P.Iva a rischio senza deroga scadenze

Senza deroga delle scadenze ai pagamenti, sono a rischio 1 milione di autonomi e Partite Iva. L’allarme viene da Eugenio Filograna, Presidente del movimento Autonomi e Partite Iva. 

Il mese di giugno è una persecuzione per i lavoratori autonomi e per le Partite Iva. La causa? Le ben 65 tasse schedate dall’Agenzia delle Entrate, sei dichiarazioni, sei comunicazioni e un’istanza. La denuncia arriva da Eugenio Filograna, Presidente del movimento Autonomi e Partite Iva. “Per questi cinque milioni di lavoratori, che sono poi gli attori che hanno il merito di rappresentare il Pil reale del nostro Paese, non esiste ad oggi nessuna deroga covid, nonostante le nostre ripetute richieste, di sospensione per tutto l’anno delle formalità e pagamenti tributari. Queste formalità, chiamiamole così, si ripetono mensilmente, con forme diverse, e continuano per tutto l’anno senza sosta e per tutta la vita aziendale, salvo suicidi, chiusure coatte, fallimenti o fughe all’estero”, denuncia Filograna.

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Dal momento che quasi la metà del gettito tributario italiano è legato all’Irpef, sono proprio i lavoratori a sopportare il peso maggiore delle tasse nel nostro Paese. L’Irpef, su un totale di 491 miliardi di euro di gettito, assicura un’entrata nelle casse dello stato di ben 209 miliardi, il 42%. Le aziende, tra 32 miliardi di Ires e 23 miliardi di Irap, versano invece 56,3 miliardi di euro, pari all’11%. Sugli immobili grava una patrimoniale di 11 miliardi di euro l’anno, considerando 4,8 miliardi di tassa di registro sulle compravendite, 3,8 miliardi di Imu, 1,6 miliardi di imposte ipotecarie, 800 milioni sulle successioni.

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I dati emergono da un’analisi del Centro studi di Unimpresa, secondo la quale l’Iva assicura allo Stato quasi 137 miliardi, il 28% del gettito totale. Le accise su benzina, tabacchi, gas e alcol valgono invece più di 39 miliardi, l’8%; le tasse su giochi e lotto garantiscono 14,3 miliardi, nella misura del 3%. “Una deroga alle scadenze metterebbe in salvo un milione di chiusure di attività e 3-9 milioni di dipendenti”, ha proseguito il presidente di Autonomi e Partite Iva.

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