Mutui, arriva la doccia fredda sui tassi di interesse

I dati sull’andamento dei tassi dei muti fanno presagire il peggio: ecco costa sta accadendo e cosa conviene fare.

Mutui, stangata in arrivo (foto Adobestock)
Mutui, stangata in arrivo (foto Adobestock)

Il periodo dei tassi “freddi” sta per finire ed il mercato immobiliare potrebbe essere colpito da questo nuovo duro colpo dopo essere già stato duramente provato dalla pandemia.

I dati dell’ultimo semestre infatti rilevano un generale aumento del costo dei mutui. Questo cambiamento non deve però indurre ad una ipotesi di attesa, nella speranza di vederli abbassare. I dati sull’outlook non sono promettenti e, nell’ipotesi di dover decidere cosa fare nel medio periodo, potrebbe essere necessario valutare comunque un’apertura di un mutuo ora, senza aspettare.

I tassi infatti potrebbero crescere ancora, seguendo eventuali annunci della Banca Centrale Europea.

Tasso dei mutui in rialzo: cosa sta accadendo e cosa conviene fare

Mutui, stangata in arrivo (foto Adobestock)
Mutui, stangata in arrivo (foto Adobestock)

La crescita infatti vale sia per i mutui fissi che per quelli variabili. La crescita registrata negli ultimi sei mesi è di 32 punti per quelli con percentuale determinata e di 14 punti per i variabili. Il tasso interbancario purtroppo è in crescita, sia l’Eurirs che l’Euribor, come del resto lo spread. Dopo anni in cui la linea di costo è rimasta decisamente piatta, da gennaio si è registrata una crescita dello 0,4 per l’Eurirs. Le banche non hanno potuto fare altro che adeguarsi, rialzando subito i mutui offerti ai clienti, provocando, a cascata, un incremento del TAN.

Stessa fine è accaduta all’Euribor, per i tassi variabili, ma per un effetto diverso. Questo si mantiene stabile, ma subisce la crescita dello spread.

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Gli esperti indicano che nel breve periodo non dovrebbero esserci cambiamenti, ma pe quanto riguarda il medio potrebbe arrivare una doccia fredda. Per questo va valutata l’apertura a breve di un mutuo, in caso di necessità, senza attendere ulteriormente. A pesare infatti potrà essere lo spread delle banche, a causa del tasso di sofferenza sui mutui, oggi al 1,2% ma destinato a salire.

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Ad impedire questo drastico aumento potrebbe essere una proroga al Fondo di solidarietà per la sospensione dei mutui per la prima casa, ma questo dipenderà dalla decisione del governo. Attualmente questo fondo consente di calmierare le situazioni in sofferenza, consentendo agli istituti di credito di evitare rialzi.

 

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