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Esport, i professionisti di Fifa pagati dalle squadre di Serie A: ecco chi sono

Published by
Riccardo Magliano

Il mondo degli Esport è una realtà consolidata, soprattutto all’estero, e i soldi che girano per i tornei sono tanti. Anche in Italia comincia a prendere piede questo fenomeno e le squadre di Serie A mostrano interesse per il campioni dei videogiochi.

Può sembrare fantasia l’essere pagati con uno stipendio fisso per giocare a un videogame, eppure è questo che succede ad alcuni dei grandi campioni degli Esport anche in Italia. Il crescente movimento Esport non è passato inosservato e sono molte realtà che hanno mostrato interesse per questo settore, prime di tutte, non a caso, quelle sportive. Il nome di Mattia Guarracino potrebbe non dire nulla ai più, ma si tratta del primo videogiocatore professionista italiano ad essere tesserato da una squadra di Serie A. LoneWolf92, questo il nickname di Guerracino online, è un giocatore professionista di Fifa, già laureatosi campione italiano per 6 volte e oggi sotto contratto con la U.C. Sampdoria.

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Guerracino ha un contratto con la società di Massimo Ferrero identico in tutto e per tutto ai calciatori della squadra principale, con uno stipendio della società, obblighi per quanto riguarda la partecipazione a determinati tornei e bonus in caso di vittoria. La sigla del suo contratto con la Sampdoria nel 2016 è stato inteso come il primo passo di un movimento Esportivo italiano che non è ancora partito del tutto. In Italia i campionati di Esport, di Fifa in questo caso, sono molto pochi e con montepremi giudicati ridicoli dai giocatori, che vedono molti più soldi nei tornei all’estero dove il fenomeno dell’Esport è una realtà consolidata. In Giappone, Cina, Regno Unito, ma soprattutto negli Stati Uniti vengono organizzati immensi tornei competitivi di vari videogiochi; basti pensare al Fifa eWorld Cup, che nel 2019 ha presentato un montepremi per il primo classificato di 250.000 dollari.

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La reazione delle altre squadre

Dopo la Sampdoria, altre squadre di Serie A si sono affrettate a mettere sotto contratto videogiocatori professionisti per battere questa nuova e inesplorata strada. La A.S. Roma si ha creato nel 2017 una divisione Esport mettendo sotto contratto tre giocatori professionisti di Fifa che nel 2019 hanno piazzato due ragazzi giocatori in semifinale al Fifa eClub World Cup. Nel 2020 la Roma ha esteso il suo investimento anche a Pes, con una nuova squadra di tre giocatori. In seguito anche il Genoa si è munita di un suo videogiocatore sotto contratto.

Oltre agli stipendi da giocatori, questi ragazzi, esattamente come i loro colleghi del calcio reale, guadagnano da sponsorizzazioni, premi dei tornei, pubblicità e tanto altro. Molti sono attivi sul web, in particolare Youtube e Twitch, dove hanno la possibilità di mettersi in mostra mentre si allenano per i match ufficiali.

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