Monete rare, la moneta da 50 centesimi che vale 10 euro: potreste averla anche voi

Una articolare moneta da 50 centesimi di euro che oggi vale ben 10 euro. Un piccolo tesoro che chiunque potrebbe avere nel portafoglio senza saperlo.

50 centesimi del 2007

Quando pensiamo a monete rare il pensiero corre a qualche moneta dell’antichità o al massimo alle vecchie Lire, ma non necessariamente occorre andare così indietro. I collezionisti e gli esperti di numismatica sono attratti anche da monete di conio più recente, che possono avere particolarità interessanti che suscitano la curiosità di alcuni. Prendiamo una moneta da 50 centesimi di euro. Una moneta comune che chiunque di noi utilizza tutti i giorni per un caffè al distributore automatico o per fare un resto alla cassa. Ebbene, esiste una particolare tiratura, non troppo difficile da individuare, che vale molto più di quanto riportato sulla moneta stessa.

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La moneta da 50 centesimi di cui stiamo parlando è quella del conio datato 2007. Questo particolare conio ha prodotto monete particolarmente rare ai giorni nostri perché collegate a un piccolo mistero: del conio del 2007 esistono pochi esemplari di monete da 50 centesimi. Non è chiara la ragione di questo evento. Le ipotesi più accreditate parlano di una distribuzione non uniforme delle monete sul territorio, che non siano state ancora distribuite ufficialmente dalla Zecca, oppure che la Zecca abbia, per qualche ragione, prodotto nel 2007 meno monete da 50 centesimi rispetto alle quasi 5 milioni dichiarate. Tutte e tre queste hanno dei punti deboli e non danno una risposta definitiva sul perché queste monete siano così rare. Questo non fa che aumentare l’aura di mistero di questa storia.

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Il valore della 50 centesimi del 2007

La storia in se non interessa ai collezionisti, che sono più interessati al fatto provato che di monete da 50 centesimi del 2007 esistano pochi esemplari. La loro reperibilità non è così bassa da alzare troppo il valore della moneta, che si attesta sui 10 euro, ma non è comunque da sottovalutare una comune moneta da 50 centesimi che vale 20 volte il suo valore nominale.

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