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Non è conveniente? E’ tempo di cambiare: come chiudere il conto corrente senza perdere tempo

Published by
Giulia Belardinelli

La banca è lontana, il conto corrente è diventato costoso e c’è una nuova alternativa. Ci sono molte motivazioni per cui si può decidere di chiudere il proprio conto corrente.

Prima di tutto bisogna ricordare che è possibile chiudere un conto corrente in qualsiasi momento: si può chiuderlo e aprirne un altro anche se si rimane nella stessa banca. In alternativa, si può optare una chiusura definitiva del conto, trasferendone il contenuto da un’altra parte. In questo caso, sarà necessario prima di tutto chiudere tutte le operazioni in corso, come bollette ancora da addebitare o assegni non incassati, e così trasferire tutte le domiciliazioni. Se il conto è online, bisognerà inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno per richiederne la chiusura, indicando tutti i dettagli del conto.

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Detto questo, è preferibile recarsi direttamente alla propria banca per effettuare la chiusura del conto, in modo da firmare direttamente tutti i documenti necessari. Per poter chiudere il conto bisogna anche riconsegnare tutte le carte di credito e di debito, il bancomat e il libretto degli assegni a esso associati. Inoltre, bisogna chiedere anche, in modo esplicito, la chiusura dell’eventuale conto titoli, e indicare il numero di nuovo conto su cui trasferire il tutto. Il conto titoli è un conto di appoggio, in cui vengono versate le somme che il cliente sceglie d’investire.

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Le spese per chiudere il conto

Dopo il decreto Bersani 223/2006 è stato deciso che le banche non possono richiedere alcun costo di chiusura per quanto riguarda i conti correnti. Gli unici costi che la banca può addebitare riguardano il contante prelevato in fase di chiusura del conto, i normali canoni di gestione del conto, l’imposta di bollo ed eventuali interessi che sono stati maturati al momento della chiusura. Salvo altri costi, presenti nel contratto stipulato al momento dell’apertura del conto, non dovrebbero esserci sorprese. Per quanto riguarda le tempistiche invece, dal marzo 2015 è stata indetta una direttiva direttamente dall’Unione Europea, che stabilisce una tempistica massima delle operazioni di chiusura dei conti a non più di 12 giorni dalla richiesta.

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