Bollette dell’acqua, ecco le nuove regole per staccare la fornitura a chi non paga

Stop al far west nel settore idrico, l’Arera ha fissato regole certe per la messa in mora e la sospensione della fornitura del servizio.

 

Bolletta acqua (foto Adobestock)
Bolletta acqua (foto Adobestock)

Ovviamente la decisione riguarda tutti gli utenti che non sono in regola con i pagamenti, ma non tutti sono soddisfatti della delibera, visto che ad esempio l’Aduc ritiene che potrebbe aumentare la confusione.

Il presidente dell’Arera, Stefano Besseghini ha sottolineato come ci siano punte di morosità del 50% in alcune zone d’Italia e contesti condominiali in cui la misurazione ancora non avviene per singolo condomino. Chiaramente saranno salvaguardate tutte le famiglie vulnerabili, in difficoltà economiche e sociali, ma anche ospedali e case di cura, mentre cambierà totalmente approccio a seconda che l’utenza sia domestica residente o condominiale.

Nel primo caso, gli allacci nelle singole case, l’acqua potrà essere tolta solo dopo il mancato pagamento di bollette per importi superiori al corrispettivo annuo dovuto per la fascia di consumo agevolato, quindi i 50 litri di acqua al giorno per i quali si paga una tariffa più bassa e che i beneficiari del bonus idrico non pagano.

Sospensione della fornitura d’acqua: come funziona

Bolletta acqua (foto Adobestock)
Bolletta acqua (foto Adobestock)

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Il distacco avviene solo dopo che il flusso è stato inizialmente limitato al quantitativo minimo vitale, ovverosia i 50 litri a persona al giorno. Nel caso in cui questa riduzione non fosse possibile, il fornitore deve comunque informare l’utente. Una volta diminuito il flusso c’è lo step successivo, la disattivazione con risoluzione del contratto, possibile solo se dopo la sospensione o il restringimento del flusso sia stato manomesso il misuratore oppure nel caso in cui l’utente, nonostante il piano di rateizzazione offerto, continua a non pagare le bollette non pagate che si riferiscono ai 24 mesi precedenti alla messa in mora. Il gestore può comunque applicare penali per la sospensione e la riattivazione dell’acqua.

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Diversa è la situazione per i condomini, dove la bolletta dell’acqua è spesso unica e intestata al condominio. L’amministratore deve ripartire i costi per le singole abitazioni in base al consumo calcolato da contatori presenti in ogni casa. Per esempio è capitato che l’Antitrust ha multato Publiacqua per aver sospeso l’erogazione a tutto il palazzo nonostante la morosità di pochi. Secondo quanto stabilito da Arera, la limitazione o la sospensione dell’acqua non saranno possibili se il condominio ha comunque pagato, in un’unica soluzione, almeno la metà della bolletta, che poi va saldata entro i sei mesi successivi, pena le sanzioni più pesanti.

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