Grattacielo bruciato a Milano, dopo il danno la beffa: gli inquilini potrebbero non ricevere un euro di risarcimento

Gli abitanti del grattacielo incendiato a Milano potrebbero vedersi negati i risarcimenti e intanto alcune famiglie stanno vivendo in albergo.

Incendio grattacielo Milano (via Twitter @emergenzavvf)
Incendio grattacielo Milano (via Twitter @emergenzavvf)

Tutto perso, ogni bene bruciato in meno di un’ora. L’incendio divampato Gli abitanti della Torre dei Moro sono riusciti a malapena a salvare la propria vita grazie a diversi fattori complementari che hanno evitato la tragedia accaduta a Londra. L’orario in primis, che ha fatto si che non tutti fossero in casa, poi il passaparola tra tutti i vicini, che ha consentito una discesa rapida, ed infine il funzionamento, almeno parziale, del sistema antincendio. Per il resto però non c’è più nulla, visto che l’edificio è stato avvolto dalla fiamme, ed ora è rimasta solo la struttura metallica e quella in cemento armato. Insieme alle cose, terribile, sono rimasti uccisi anche diversi animali domestici.

Dunque molti abitanti si trovano solo in albergo, in stanze pagate direttamente da loro, mentre la procuratrice Tiziana Siciliano e il pm Pasquale Adesso hanno aperto un fascicolo per disastro colposo. Ma le famiglie riusciranno ad ottenere un risarcimento?

Il grattacielo bruciato è senza copertura assicurativa

Incendio grattacielo Milano (via Twitter @emergenzavvf)
Incendio grattacielo Milano (via Twitter @emergenzavvf)

Ovviamente i tecnici dovranno stabilire la dinamica dell’incendio, dall’innesco ai motivi per cui le coperture esterne hanno accelerato la sua diffusione. La conferma di questo fatto viene proprio dai testimoni diretti, gli abitanti, che hanno confermato come i pannelli si bruciassero “come cartone”. In effetti sono bastati 15 minuti per vedere tutta la facciata avvolta dalle fiamme, cosa incredibile, se si pensa che tutto è partito dal quindicesimo piano. Secondo Angelo Lucchini, docente di Architettura Tecnica al Politecnico di Milano, il rivestimento esterno ha giocato un ruolo fondamentale per la propagazione delle fiamme. Da quanto sembra il rivestimento è stato realizzato con materiale combustibile, in grado di reagire rapidamente con le fiamme. Secondo il tecnico questo non si concilia con i requisiti di sicurezza rispetto al fuoco previsti dal ministero dell’interno per gli edifici civili.

Uno dei problemi principali da affrontare è la mancanza di obbligatorietà per l’assicurazione degli edifici condominiali, caduta nel 2013. Spesso sono gli stessi condomini che si dotano di una assicurazione che garantisca contro danni dovuti a parti comuni. Un esempio è senza dubbio la caudta di un calcinaccio, ma comunque le polizze, va ricordato, escludono dal risarcimento i danni per dolo o per colpa grave.

 

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