Patrimoniale sulla casa, cosa vuol fare il Governo

Settimane calde, a Palazzo Chigi, dove i temi all’ordine del giorno sono aumento delle tasse e riforma del catasto. 

Una riforma del catasto, ma in versione light, che preveda di redistribuire il carico fiscale sulla casa adeguando le rendite ai valori di mercato, senza far crescere l’importo complessivo delle tasse traendo in salvo l’abitazione principale. Secondo quanto riferito da Il Sole 24 ore, il nuovo sistema “abbraccerebbe come unità di misura il metro quadrato al posto dei vani, alla base di rendite che non considerano in alcun modo l’evoluzione di territori e la dinamica del mercato immobiliare in base all’evoluzione dei servizi”. La riforma dunque ci sarà, ma senza un aumento delle tasse. Si punta, invece, a ridurre le aliquote delle imposte o ad aumentare rendita in proporzione all’aumento complessivo dei valori fiscali. Sta di fatto che proprio la riforma del catasto potrebbe essere un punto di rottura nella maggioranza con Lega e Cinque stelle pronti a dare battaglia davanti ad un aumento delle tasse.

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“Noi chiediamo al presidente Draghi di non aumentare nessuna tassa mai. Mai permetteremo di aumentare l’Imu, la tassa sulla casa, sui negozi, sui capannoni che sono già super tassati. E sulle bollette della luce e del gas, invece che andare in giro col monopattino elettrico, il Governo ha il dovere di tagliare l’Iva e le tasse sulle bollette della luce e del gas e lo può fare domani mattina”, ha affermato ieri il leader della Lega Matteo Salvini. Così Antonio Tajani, di Forza Italia: “La revisione catastale non sia uno strumento per introdurre nuove tasse sulla casa, sarebbero inaccettabili. Le riforme necessarie per favorire la crescita del Paese sono la riforma del fisco, della giustizia e della burocrazia”.

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Sul tema è intervenuto anche Giuseppe Conte nella sua nuova veste di leader del Movimento cinque stelle, che ha così riferito: “Noi abbiamo bisogno di digitalizzare e semplificare tutta la pubblica amministrazione. In prospettiva anche il catasto va riformato, digitalizzato, però che nessuno pensi che questo è il momento e in prospettiva di aggravare le tasse per quanto riguarda i cittadini”, ha affermato Conte.

In generale, la preoccupazione è che una riforma del catasto possa presto tradursi in un aumento spropositato delle tasse che gravano sulle abitazioni, proprio mentre i cittadini si trovano a dover gestire un aumento delle tariffe in bolletta.

Ma Fornaro…

Ma c’è chi non la pensa così. Ad esempio, è di tutt’altro avviso il capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera, Federico Fornaro. “Dopo aver passato settimane ad attaccare il Green Pass, adesso Salvini con il sostegno di Forza Italia ha dovuto cambiare obiettivo propagandistico e inventarsi che la sinistra vuole introdurre nuove tasse. Per noi la riforma del fisco deve essere improntata a una maggiore equità e ad una efficace lotta all’evasione fiscale”, ha detto Fornaro.

La revisione del catasto, a suo avviso, consentirebbe di far pagare il giusto a tutti eliminando anacronistici estimi catastali per case di lusso nel centro di tante grandi città. “Pagare tutti il giusto è l’obiettivo di un fisco moderno, aiutando chi ha avuto in ragione della crisi prodotta pandemia delle reali difficoltà. Sulla riforma fiscale, punto fondamentale del programma di governo, quindi, la si smetta con la propaganda a buon mercato e si lavori per un fisco moderno e soprattutto giusto ed equo, contenendo le sacche di evasione e elusione che sono il vero cancro del bilancio dello Stato”, ha concluso.

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