Quando riuscirà ad andare in pensione chi è a partita Iva? Chiariamoci un po’ le idee

Sono molti oggi i giovani che decidono di mettersi in proprio aprendo una propria partita Iva, ma pensando al futuro è davvero la scelta migliore? Ecco come funzionano le pensioni per chi è a partita Iva.

pensioni partite iva

Secondo l’osservatorio del Ministero dell’Economia e delle Finanze nel primo trimestre del 2021 sono state aperte 186.019 nuove partite iva, in aumento del 15,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In Italia quindi c’è la volontà di mettersi in proprio e cominciare una propria attività, ma quanto è sicuro sul lungo periodo? Come funziona l’accumulo di contributi per i lavoratori dipendenti è chiaro bene o male a tutti, ma c’è ancora molta confusione su come e quando possano andare in pensione i lavoratori a partita Iva.

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I lavoratori, sia dipendenti che a partita Iva, hanno ugualmente diritto di vedersi erogata una pensione di vecchiaia una volta raggiunta una certa età anagrafica insieme al possesso di almento 20 anni di contributi. I lavoratori e le lavoratrici autonome a partita Iva che rientrano nel sistema retributivo o misto possono accedere alla pensione di vecchiaia al perfezionamento dei 67 anni di età se sono stati accumulati almeno 20 anni di contributi. Le partite Iva per cui il primo accredito contributivo decorre dal 1 gennario 1996 possono ottenere la pensione di vecchiaia al perfezionamento dei medesimi requisiti anagrafici e contributivi previsti per i lavoratori nel sistema retributivo o misto. Per avere diritto alla pensione di vecchiaia, i lavoratori a partita Iva, oltre a rispettare i requisiti di età anagrafica e contributiva, devono soddisfare anche il requisito di avere un importo della pensione superiore a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale.

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I titolari di partita Iva dovranno versare autonomamente i contributi necessari per la pensione. Gli artigiani o commercianti titolari di Partita Iva devono versare due tipi di contributi:

  • Un minimale;
  • Gli eccedenti del minimale.

I contributi minimali devono essere versati obbligatoriamente. Si tratta di un importo fisso annualmente definito dall’INPS con apposita circolare. Gli altri contributi eccedenti il minimale si attuano applicando una determinata percentuale sul reddito e sulla quota parte che ha superato il minimale.

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