Assegno di disoccupazione, a quanti soldi hai diritto se perdi il lavoro

Il sussidio viene dato ai lavoratori che hanno perso il lavoro per causa involontarie. Ecco a quanto ammonta per il 2021.

La Naspi, ovvero la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, è un sussidio che viene dato ai lavoratori che hanno perso il lavoro per causa involontarie. L’indennità Naspi viene pagata dall’INPS per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive presenti negli ultimi quattro anni. Per la durata non sono computati i periodi di contribuzione che hanno già dato luogo a erogazione economiche di disoccupazione. La misura Naspi è pari al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni.

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L’assegno è corrisposto mensilmente per i primi tre mesi, poi subisce una riduzione progressiva del 3% a partire dal quarto mese fino alla fine del periodo indennizzabile. Con il decreto sostegni bis, il Governo ha sospeso questa riduzione fino alla fine dell’anno 2021. Questa misura è stata inserita nel decreto per aiutare anche i percettori del sussidio di disoccupazione durante il periodo di pandemia che stiamo attraversando. La sospensione del decalage comporta la cristallizzazione dell’importo Naspi al pagamento del 26 maggio 2021. Oltre a questo saranno disapplicati i decrementi mensili fino alla fine dell’anno per tutte le indennità che decorrono dall’1 giugno 2021 al 30 settembre 2021. La riduzione del 3% tornerà a decorrere regolarmente a partire dal 1 gennaio 2022.

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Gli importi

L’importo dell’indennità di disoccupazione è calcolato in base alla storia retributiva del lavoratore. Per determinare l’ammontare riconosciuto ogni mese si considera la retribuzione media percepita dal lavoratore nei quattro anni precedenti alla richiesta della Naspi.
I lavoratori che presentano domanda di disoccupazione avranno diritto ad un assegno pari al 75% della retribuzione media mensile, se inferiore al limite di 1.227,55 euro. Per chi invece ha percepito retribuzioni di importo superiore a tale soglia, all’importo base del 75% bisognerà sommare un’ulteriore quota pari al 25% della differenza tra la retribuzione media mensile e l’importo di 1.227,55 euro. Il lavoratore non potrà ottenere un importo mensile superiore ad una certa soglia. Per la Naspi 2021, il limite massimo è fissato a 1.335,40 euro mensili.

Esclusivamente per il 2021 è sospeso il meccanismo di décalage, cioè il taglio del 3% mensile dell’importo riconosciuto a partire dal quarto mese di fruizione della Naspi. L’importo spettante, a partire dal 1° gennaio 2022, verrà calcolato applicando il totale delle decurtazioni congelate nel secondo semestre dell’anno in corso.

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