Fai attenzione, non basta prendere residenza all’estero per non pagare più tasse in Italia

Se ci si trasferisce all’estero e si cambia residenza, non si ha più bisogno dei servizi statali in Italia occorre ancora pagare le tasse italiane? Ecco tutti i casi secondo la legge 2021.

Non sono pochi quegli italiani che decidono di trasferirsi all’estero con il dichiarato intento di non pagare le tasse in Italia. Non è da oggi che è noto quanto la pressione fiscale italiana sia alta rispetto ad altri paesi del mondo, perciò c’è chi decide di andarsene per cercare condizioni più favorevoli. Tuttavia non è così semplice come può sembrare. Per smettere di pagare le tasse in Italia non basta trasferire la propria residenza in un altro paese, occorre soddisfare alcune altre clausole che permettono alla persone di poter dire di aver cambiato residenza fiscale, e quindi di non usufruire più in maniera continuativa dei servizi offerti dallo stato italiano.

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La prima cosa che viene in mente, infatti, per pensare di trasferirsi all’estero, è il cambio di residenza. Un documento che dimostra il proprio cambio di abitazione in un altro stato dovrebbe, in teoria, bastare a dimostrare il proprio trasferimento. Non è così. Un cambio di residenza è solo il primo passo, un cittadino italiano deve passare all’estero almeno 186 giorni all’anno in uno stato estero e iscriversi all’Anagrafe della Popolazione Italiana Residente all’Estero (Aire) e infine trasferire nel nuovo paese il centro vitale dei propri interessi per dimostrare di essersi trasferito e smettere di pagare le tasse. Anche per ogni altro passaggio della lista è poi richiesta una documentazione completa.

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La complicazione sta nella differenza tra residenza e domicilio. Se la residenza fiscale non necessariamente combacia con il domicilio. La residenza fiscale, può infatti cambiare se ci si trasferisce all’estero per brevi o medi periodi, ma il proprio domicilio, che è nel paese in cui la persona ha la sua residenza fissa o un legame sostanziale, è molto più difficile che si sposti. Per molte delle tasse italiane, a valere è il domicilio di origine, e quello non si può cambiare con un semplice trasferimento.

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