Bonus casa, era meglio muoversi prima. Il Governo riduce l’importo

Il bonus facciate è stato prorogato anche per il 2022 ma con alcune modifiche sugli sgravi fiscali, che saranno ridotti.

Il bonus facciate è stato prorogato anche per il 2022. Il testo della legge di bilancio 2022, varato dal governo il 28 ottobre 2021, passa all’esame di Camera e Senato e contiene appunto il bonus che, attenzione, nel 2022 costerà di più. Infatti, scende la percentuale di sgravio fiscale applicabile. La percentuale di detrazione scenderà dal 90% al 60%. Inoltre non sembra essere prorogata la possibilità di optare per lo sconto o cessione.

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Dunque, dopo l’approvazione del testo, si potrebbe avere uno sgravio al 90%, per spese sostenute nel 2020 e 2021, da godere in 10 quote annuali di pari importo, con possibilità di optare per sconto in fattura o cessione del credito; e uno sgravio al 60%, per spese sostenute nel 2022, con detrazione da godere in 10 quote annuali di pari importo, senza possibilità di opzione per sconto in fattura o cessione del credito.

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Il bonus

Il bonus consiste in una detrazione d’imposta per gli interventi di ristrutturazione di edifici di qualsiasi categoria catastale, compresi gli immobili strumentali. Gli edifici in questione devono trovarsi nelle zone A e B, individuate dal Decreto ministeriale n.1444/1968 o zone assimilabili a queste in base a normative regionali e regolamenti edilizi comunali. L’incentivo, tramite detrazione Irpef o sconto in fattura, permette di avere uno sconto su alcune ristrutturazioni. Il Bonus prevede una copertura dei lavori edilizi da parte dello Stato senza limiti di spesa, effettuati nel 2020 o nel 2021, che riguardano appunto il rifacimento delle facciate esterne di un edificio. Non rientrano i lavori delle facciate interne, a meno che queste non risultino visibili dal suolo pubblico. Sono esclusi i lavori di sostituzione degli infissi. Gli interventi che rientrano nell’agevolazione sono ristrutturazione completa, opere di pittura e pulitura, interventi sugli elementi esterni (balconi, parapetti, grondaie ecc).

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Per usufruire del bonus facciate i pagamenti devono avvenire tramite bonifico e risultare tracciabili. Nel caso poi si scelga la detrazione come opzione, questa avverrà nell’arco di dieci anni e in quote i pari importo. La normativa che regola gli adempimenti e la documentazione da presentare per il bonus facciate è delineata da un decreto emesso dal Ministero delle Finanze. Con l’opzione “sconto in fattura”, sarà l’impresa che si occupa dei lavori ad anticipare la somma e poi chiedere la restituzione della cifra con il credito di imposta. Con detrazione, i lavori dovranno essere pagati con un bonifico in cui sono indicati causale, il codice fiscale o la Partita Iva del destinatario. Quando si inserisce la spesa nella dichiarazione dei redditi si dovranno indicare i dati catastali relativi all’immobile per cui si usufruisce del bonus facciate. Potrebbero essere richiesti i seguenti documenti: domanda di accatastamento, le ricevute delle tasse regolarmente pagate sull’immobile, le delibere assembleari.

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