Cassa Integrazione, da gennaio cambiano gli importi. Ecco come

Cassa integrazione più sostanziosa dal 1° gennaio 2022 con l’aumento dell’importo grazie all’eliminazione del primo tetto massimale.

Dunque ci saranno più soldi in busta paga, grazie alle novità della legge di Bilancio approvata la scorsa settimana in Consiglio dei ministri, ma che dovrà poi passare per la tagliola del parlamento. Dunque dal 1° gennaio 2022 il calcolo dovrà comprendere solo il secondo massimale rivalutato annualmente dall’Inps, come del resto stabilito dal decreto 148/2015.

Quest’ultimo infatti chiarisce che il primo tetto, che era più basso dell’80%, viene eliminato, ma questo cambiamento non riguarderà tutti i lavoratori. L’importo della cassa integrazione partirà con l’eliminazione del primo tetto del massimale di 998 euro lordi per chi ha una retribuzione mensile che sia pari o inferiore a 2159,48 euro nel 2021.

L’importo, che dovrebbe raggiungere l’80% della retribuzione, che deve comunque considerare il tetto massimo della prima fascia, che è di 998 euro lordi, non sarà più valido dal 1° gennaio. Da questa data infatti resta in vigore solo il secondo massimale di 1199 euro lordi, che invece oggi è valido solo per stipendi superiori a 2159 euro.

Dal 1° gennaio cambiano gli importi per la cassa integrazione, ma non per tutti

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Cosa cambia per chi ha uno stipendio di 1200 euro? Nulla, visto che la cassa integrazione del 2022 rimane al momento all’80% e dunque inferiore al primo tetto. Ovviamente non muta nemmeno la situazione per le retribuzioni sopra i 2159 euro, che già erano inclusi nel secondo limite.

La modifica della cassa integrazione che aumenta nell’importo in busta paga dal 2022 rientra nella riforma degli ammortizzatori sociali che trova ampio spazio in Manovra e che riguarda non solo quelli in costanza di rapporto di lavoro, ma anche quelli per la perdita involontaria dello stesso come Naspi e DIS-COLL.

Ma il cambio dell’importo non riguarda solo la cassa integrazione da gennaio 2022, ma anche la Naspi. Il meccanismo di décalage che riduce del 3% ogni mese l’importo della Naspi dal quarto di fruizione viene modificato e posticipato al sesto.

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Nel dettaglio con la Legge di Bilancio: vengono eliminate le 30 giornate effettive di lavoro nell’ultimo anno; viene posticipato il meccanismo di riduzione dell’importo dell’indennità di disoccupazione dal quarto mese (al momento bloccato fino al 31 dicembre grazie al decreto Sostegni bis) al sesto mese; décalage dall’ottavo mese per gli over 55; a decorrere dal 1° gennaio 2022 sono destinatari della Naspi anche gli operai agricoli a tempo indeterminato delle cooperative e loro consorzi che trasformano, manipolano e commercializzano prodotti agricoli e zootecnici.

Il nuovo meccanismo di riduzione dell’importo che aumenta quindi rispetto alle regole oggi previste per quarto e quinto mese, riguarda anche la DIS-COLL. Per le conferme occorre comunque attendere il testo definitivo e ufficiale della Legge di Bilancio 2022.

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