Partite Iva, si apre la corsa ad altri 4,4 miliardi di euro di contributi a fondo perduto

Nelle prossime ore, i titolari di partite Iva potranno accedere ai 4,4 miliardi di euro di contributi a fondo perduto sbloccati dal governo. Ma bisogna fare presto.

Partite Iva, si apre la corsa ad altri 4,4 miliardi di euro di contributi a fondo perduto

Sarà una cera e propria corsa per ottenere il contributo, che può arrivare fino a 150mila euro, rivolto a tutte le partite Iva che hanno subito rilevanti cali di reddito nel 2020 rispetto al 2019 a causa della pandemia da Covid-19.

LEGGI ANCHE: Pensioni: arrivano 150 euro di Bonus Natale, e con un mese d’anticipo

Le tempistiche per ottenere gli aiuti

La Commissione europea, infatti, ha autorizzato la concessione del cosiddetto “fondo perequativo”. Ponendo però una condizione: gli aiuti dovranno essere erogati entro il 31 dicembre 2021.

Dunque il governo avrà tempi stretti per gestire i contributi. C’è attesa, a breve, per il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che fisserà il giorno di apertura e di chiusura delle domande telematiche e le modalità di presentazione delle stesse.

Anche i titolari della partita Iva hanno delle scadenze. Infatti, oltre a presentare la domanda entro il limite temporale stabilito, dovranno essere in regola con l’obbligo della dichiarazione dei redditi. Quindi occorre aver presentato il modello Redditi relativo al 2020 entro lo scorso settembre.

LEGGI ANCHE: Pensione di Dicembre e Tredicesima, fai attenzione quando ritiri l’assegno alle Poste

I requisiti del contributo per le partite Iva

Partite Iva, si apre la corsa ad altri 4,4 miliardi di euro di contributi a fondo perduto

Infatti, il contributo è calcolato sui bilanci e i dati delle dichiarazioni dei redditi e non più solo sul calo del fatturato, a differenza del precedente Decreto Sostegni bis.

Il calo che le partite Iva devono aver registrato nel corso del 2020 deve essere di almeno il 30 per cento. Inoltre, il decreto del ministero dell’Economia ha individuato un meccanismo a scaglioni, con cinque aliquote decrescenti inversamente proporzionali al calo di fatturato. Non potranno presentare domanda i titolari di Parita Iva con ricavi o compensi nel 2019 superiori ai 10 milioni di euro.

Impostazioni privacy