La bolletta è un furto? Devi fare reclamo così

Bollette troppo alte e salate? Può essere il risultato di un errore. Ecco come fare per capire quando il costo non è reale 

Come ci si comporta nel caso di una bolletta della luce o del gas molto alta a causa di un errore nella lettura del contatore? A rispondere è stato Marco Vignola, responsabile settore Energia per l’Unione nazionale consumatori, a Gazzetta del Sud. La prima cosa da fare, spiega l’esperto, è inviare un reclamo all’azienda il cui indirizzo si trova sulla prima pagina della bolletta. In questo modo, si riesce a contestare l’errore. Se si ha l’addebito della bolletta sul conto corrente, dopo aver mandato la contestazione, è possibile interrompere il RID in attesa della risposta del gestore, che dovrebbe arrivare entro 40 giorni. In questo modo, non si corre il rischio che venga staccata l’utenza perché il gestore deve prima inviare un sollecito di pagamento. Intanto, la questione si dovrebbe risolvere secondo l’esperto Vignola.

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Ma cosa fare se l’azienda ignora il reclamo? Si ricorre alla conciliazione paritetica ADR attivata da grandi gestori. Questa permette di risolvere le controversie in modo semplice, gratuito e veloce senza ricorrere alle vie giudiziali. Puoi accedere al servizio direttamente dal sito del tuo gestore o rivolgendoti alle associazioni dei consumatori. In genere, quando viene avviata questa procedura, le compagnie sospendono le attività di recupero crediti e di distacco della fornitura. E’ possibile comunque aprire la conciliazione tramite l’Autorità per l’energia ed entro 90 giorni il caso dovrà essere risolto.

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Anche nei casi più gravi, non esiste nessuna procedura d’urgenza e bisogna che siano sempre trascorsi 40 giorni dal reclamo. La durata media della procedura di conciliazione paritetica è due mesi. Un caso simile si è verificato in un’intera area del Comune di Sessa Aurunca, in Provincia di Caserta, dove i cittadini hanno visto recapitarsi alcune bollette incompatibili con i consumi dei cittadini.

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