Bonus terme, perché e come le strutture vi hanno beffati

Numerosi cittadini hanno segnalato come alcune strutture abbiano raccolto le prenotazioni del bonus terme in maniera non del tutto legale.

Il bonus terme, la misura nata per sostenere uno dei settori maggiormente colpiti dai riflessi economici dell’emergenza sanitaria del coronavirus e delle relative politiche di contenimento adottate dal nostro paese, secondo alcuni osservatori, è stato un vero flop, quanto meno per quel che riguarda il meccanismo di prenotazione che, in molti casi, avrebbe privilegiato alcuni furbetti.

Secondo Federterme, il fondo messo a disposizione per finanziare la misura è stato esaurito in circa 3 ore dall’apertura delle prenotazioni, con molta delusione, ovviamente, per i tanti esclusi da questa misura, tanto che, in questi giorni, alcune associazioni dei consumatori stanno parlando di veri e propri brogli. Vediamo meglio di cosa si tratta.

l Bonus Terme, sostanzialmente, consiste in uno sconto del 100% sul prezzo d’acquisto dei servizi termali prescelti, fino a un massimo di 200 euro. Invitalia, con un comunicato stampa, ha reso nota la procedura per l’erogazione de bonus terme e i termini per poterlo richiedere.

Bonus terme, danno e beffa per i cittadini meno abbienti

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Dall’8 novembre 2021, i cittadini hanno potuto richiedere il bonus direttamente agli istituti termali che hanno aderito a questa iniziativa. Le risorse stanziate per il bonus terme sono state davvero limitate, pari a 53 milioni di euro. Risorse che, come era stato ampiamente previsto, sono state esaurite in pochissimo tempo.

Numerosi cittadini hanno segnalato come alcune strutture termali abbiano raccolto le prenotazioni del bonus terme prima di quanto era stato previsto. Questo perché, sostanzialmente, sarebbero stati privilegiati i clienti abituali delle strutture termali accreditate. Per alcuni osservatori, queste prenotazioni sarebbero illegali. In effetti, in una delle FAQ di Invitalia si legge che il cittadino può richiedere il bonus terme solo dopo che l’ente si è accreditato.

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La beffa è che oltra al caos ci sarà un indubbia discriminazione verso i cittadini. Vista l’assenza dei limiti Isee e senza criteri equi saranno pochi fortunati a poter sfruttare questo incentivo, per di più scelti con criteri non chiari, tanto che i benestanti potranno sfruttare questi 200 euro, sottraendolo invece a chi non può permettersi di andare alle terme.

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