Cartelle esattoriali, ora sarà più difficile impugnarle

L’emendamento al DL Fiscale 2022 prevede alcune importanti novità in tema di cartelle esattoriali. Ecco quali sono

L’emendamento proposto dalle Commissioni Finanze e Lavoro di Camera e Senato al Decreto Fiscale 2022 modifica quanto previsto dal DPR n. 602/1973, aggiungendo il comma 5 all’articolo 12. Questo prevede che “l’estratto di ruolo non è impugnabile. Il ruolo e la cartella di pagamento che si assume invalidamente notificata sono suscettibili di diretta impugnazione nei soli casi in cui il debitore che agisce in giudizio dimostri che dalla iscrizione a ruolo possa derivargli un pregiudizio per la partecipazione a una procedura di appalto, per quanto previsto nell’articolo 80, comma 4, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, oppure per la riscossione di somme allo stesso dovute dai soggetti pubblici di cui all’articolo 1, comma 1, lettera a), del decreto ministeriale 18 gennaio 2008, n. 40, per effetto delle verifiche di cui all’articolo 48-bis del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602 o, infine, per la perdita di un beneficio nei rapporti con una pubblica amministrazione.”

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In parole povere, come chiarisce Informazione fiscale, per la diretta impugnazione il debitore dovrà dimostrare di aver subito un pregiudizio dall’iscrizione a ruolo delle somme per quanto riguarda la partecipazione a procedure di appalto, il pagamento di crediti da parte di soggetti pubblici di valore superiore a 5.000 euro, la perdita di un beneficio nei rapporti con la Pubblica Amministrazione. La proposta arriva dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, che propone di limitare le possibilità per i contribuenti di presentare ricorso e impugnare gli estratti di ruolo per evitare controversie. Infatti, proprio i ricorsi e le impugnazioni di estratti di ruolo rappresentano il 40 per cento delle cause contro l’Agenzia della riscossione.

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Altre modifiche riguardano le tempistiche di pagamento: si avranno trenta giorni in più per pagare le cartelle esattoriali notificate dal 1° settembre al 31 dicembre 2021 mentre il ripescaggio con una remissione in termini per i versamenti degli avvisi bonari si potrà fare entro il prossimo 16 dicembre. Per quanto riguarda i termini di pagamento delle cartelle notificate dopo la fine della sospensione durata dall’8 marzo 2020 al 31 agosto 2021 si punta a portare da 150 a 180 giorni il termine di pagamento degli atti della riscossione

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