Riforma fiscale, quanto prenderai in busta paga in base al tuo reddito

Si prevedono degli aumenti in buste paga grazie alla riforma fiscale. Ecco a quanto ammontano e cosa cambia

L’effetto dello sconto contributivo dello 0,8% e della revisione degli scaglioni di reddito e delle detrazioni porterà ad aumenti in busta paga. I lavoratori con stipendio fra i 17mila ed 38mila euro all’anno avranno una crescita netta fino a 409 euro annuali. I lavoratori con un reddito più alto, che guadagnano dai 38mila fino a 50mila euro all’anno, avranno per la rimodulazione delle aliquote Irpef una cifra di 944 euro annui. Secondo i dati de Il Sole 24 ore, quindi, intorno ai 17.250 euro annui, si prevede una crescita pari a 409 euro, di cui 318 euro ottenuti grazie al regime fiscale e 90 euro relativi allo sconto dello 0,8%. Man mano che aumenta il reddito, sale lo sconto contributivo, mentre scende il vantaggio fiscale. Per i redditi pari a 25mila euro, il vantaggio netto è pari a 263,74 euro. Quando si arriva a 31mila euro annui di reddito, il vantaggio fiscale scende a 133,74 euro, ed è interamente dovuto allo sconto contributivo.

Leggi anche: Poste Italiane, una bici per convincerti ad aprire un libretto presso di loro

Dai 38mila euro in poi ad incidere sarà maggiormente la revisione degli scaglioni di reddito e delle detrazioni di imposta. Coloro che percepiscono un reddito pari o vicino ai 40mila euro otterranno un vantaggio netto di circa 944 euro all’anno.

Leggi anche: Assegno di mantenimento, se hai problemi dallo Stato arrivano 800 euro al mese

Taglio dell’Irap e Irpef

Per il taglio dell’Irpef e dell’Irap sono stati investiti 8 miliardi di euro, cifra contenuta nella Legge di Bilancio 2021 per ridurre il cuneo fiscale sul lavoro e le aliquote marginali effettive e ridurre l’aliquota dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive, cioè l’Irap. Il governo Draghi starebbe pensando a un taglio dell’aliquota sullo scaglione sopra i 28mila e fino ai 55mila euro. Secondo i redditi dichiarati nel 2020, gli aumenti riguarderebbero una platea di 5,4 milioni di lavoratori dipendenti. Un taglio dal 38 al 36 per cento dell’aliquota farebbe guadagnare allo scaglione centrale 340 euro all’anno. Ovvero chi attualmente guadagna 45mila euro lordi all’anno, single o con due figli sotto i tre anni a carico. Il beneficio salirebbe a 540 euro per chi guadagna 75mila euro lordi all’anno. Nulla invece per chi guadagna 25mila euro all’anno.

Impostazioni privacy